Milano, cinque le offerte per gli spazi liberi del Salotto dei milanesi
Tra i lotti disponibili la prestigiosa Sala dell’Orologio e l’ex Albergo Diurno Cobianchi. In corsa Chanel, Damiani e Cracco, che ha puntato due spazi della Galleria dove è già presente con il suo ristorante.
Sono cinque i lotti storici nel complesso monumentale della Galleria Vittorio Emanuele II in attesa di essere assegnati in concessione, e altrettanti gli operatori in gara per contendersi i prestigiosi spazi del Salotto dei milanesi. Tra i brand interessati alla gara, che ora entra nella fase dell’esame delle offerte economiche, spiccano la Felix del celebre chef Carlo Cracco, la maison Chanel e Damiani.
Tra gli spazi più appetibili rientra la storica Sala dell’Orologio, collocata sopra l’ingresso della galleria che affaccia su piazza Duomo, uno spazio di 1.860 mq divisi tra la terrazza panoramica e la sala principale, già oggetto di restauro conservativo con i suoi pavimenti originali in seminato alla veneziana e la centrale di regolazione degli orologi pubblici, datata 1932. Il canone d’affitto a base d’asta è di 490mila euro annui. Solo un’offerta è pervenuta per questa location, ed è quella di Duomo srl.
L’altro lotto prestigioso è il Cobianchi, l’ex Albergo Diurno di oltre 1000 mq, con un canone d’affitto base di 200mila euro annui. A contendersi questo spazio sarebbero la gioielleria Damiani e Chanel. Lo chef Carlo Cracco, che in Galleria è già presente con il suo bar e ristorante, corre invece sia per aggiudicarsi il lotto di 276 mq al secondo piano di via Silvio Pellico 2, che per lo spazio di 376 mq lasciato libero dal ristorante Pavarotti ai piani alti della Galleria. Per gli stessi spazi ha presentato un’offerta anche la gioielleria Damiani. Infine, per i locali di piazza Duomo 19-21 di circa 1000 mq è la Mi-Room srl ad aver preso parte alla gara.
L’interesse manifestato dai brand per gli spazi della Galleria Vittorio Emanuele II viene letto dall’assessore al Demanio, Roberto Tasca, come un ottimo segnale per la ripresa della città: “La notizia dell’interesse di alcuni importanti operatori economici ad occupare gli spazi rimasti liberi nel complesso monumentale, anche ai piani alti – commenta in una nota -, significa che nonostante la pandemia ancora in corso c’è un clima di fiducia nel futuro, a partire dal Salotto dei milanesi che con i bandi di gara svolti in questi ultimi anni è stato completamente rilanciato”.
Micol Mulè