Generali: conti oltre le attese
I risultati del primo trimestre del Leone di Trieste superano le aspettative, con l’utile netto che balza a 802 milioni di euro
Un primo trimestre solido per il Gruppo Generali, con l’utile netto che ha superato le aspettative raggiungendo 802 milioni di euro e il risultato operativo che si è attestato a 1,608 miliardi, registrando un incremento dell’11% su base annua. In crescita anche i premi lordi che hanno toccato quota 19,714 miliardi (+4,2%), in aumento nel settore Vita (+5,5%) e in quello Danni (+1,9%). Il combined ratio è sceso all’88,0% mentre gli asset in gestione complessivi del gruppo ammontano a 671,6 miliardi (+1,1%).
Bene anche la posizione di capitale del Gruppo con il Solvency ratio a 234%, in miglioramento rispetto a fine 2020 quando era a 224%. Generali ha confermato l’obiettivo di una crescita annua composta 2018-2021 degli utili per azione tra il 6% e l’8% e un obiettivo di dividendi cumulati 2019-2021 tra 4,5 e 5 miliardi, subordinatamente al contesto regolatorio.
Ieri, in occasione della conference call con gli analisti, il CFO di Generali Assicurazioni, Cristiano Borean, ha confermato “2,3 miliardi di euro in cassa per acquisizioni” sottolineando come la società continui a “valutare le opportunità sul mercato in maniera disciplinata e opportunistica” in base a tre criteri guida: “strategico, di fit culturale e di disciplina finanziaria”. Sul tema dei dividendi, invece, Borean ha affermato di non vedere “alcuna ragione ostativa al pagamento della seconda tranche di dividendi a ottobre”.
Risultati che, almeno per un giorno, hanno offuscato il dibattito sulla governance dal momento che poco tempo fa il primo azionista privato, Francesco Caltagirone, aveva invitato i consiglieri a riconsiderare l’assetto della compagnia, introducendo per esempio un direttore generale all’amministratore delegato e rafforzando i poteri del presidente. Una mossa che ridimensionerebbe Philippe Donnet, attuale CEO.