Lavoro: fare in fretta per sbloccare la Cig
L’Inps ha superato il plafond a disposizione e ha bloccato le autorizzazioni di Cig. Sindacati e governo all’opera per sbloccare la situazione
Con l’arrivo di giugno si è riacceso il dibattito sul tema del lavoro, mai realmente sopito. Diversi i temi che si trascinano da qualche tempo ma a un nuovo elemento ha portato i sindacati a rivolgersi nuovamente all’esecutivo. Tutto è cominciato pochi giorni fa quando l’Inps ha congelato le autorizzazioni di cassa integrazione per covid dal momento che ha esaurito le risorse disponibili. L’Istituto guidato da Pasquale Tridico è in attesa di ricevere direttive dai ministeri dell’Economia e del Lavoro secondo quanto riferisce il segretario confederale della Uil, Ivana Veronese: “Come previsto dalle norme, l’Inps provvede al monitoraggio dei limiti di spesa relativi al singolo provvedimento e nel caso venga raggiunto il limite di spesa non prende in considerazione ulteriori domande”. I sindacati hanno dunque chiesto un incontro con il ministro Orlando per sbloccare velocemente la situazione al fine di riprendere subito l’erogazione delle prestazioni di Cig per Covid.
Nel frattempo si continua a discutere del blocco dei licenziamenti. Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato ieri mattina i componenti del Movimento 5 stelle della commissione Lavoro di Camera e Senato i quali si sono impegnati a presentare emendamenti per accogliere le richieste dei sindacati su una varietà di temi a partire dalla proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre.
Nel frattempo, il ministro Orlando si è detto pronto a discutere sulla selettività del blocco dei licenziamenti relativi ad alcune filiere. “C’è una coalizione ampia e si tratta di tenere insieme posizioni tra loro diverse – ha precisato Orlando – Ho visto che si sta facendo strada un ragionamento sulla selettività rispetto ad alcune filiere. Se c’è questo ragionamento io sono pronto. Bisogna naturalmente ricordare che se c’è da intervenire va fatto subito perché i tempi sono abbastanza stretti”. Nelle prossime settimane, inoltre, si concluderanno i tavoli di confronto ad hoc con alcune categorie professionali per impostare l’architettura della riforma degli ammortizzatori sociali.