Approvato il Green Pass, ora l’Italia deve attrarre turisti stranieri
Firmato lunedì il regolamento per il certificato digitale europeo. Dal 1° luglio, col green pass, si tornerà a viaggiare liberamente in Europa. Per l’Italia, fondamentale attrarre flussi turistici stranieri
All’inizio di questa settimana l’Unione Europea ha adottato formalmente il regolamento sul certificato covid digitale europeo. È lo strumento ideato in primavera e conosciuto come “green pass” il cui scopo è quello di permettere ai cittadini europei di tornare a circolare liberamente ma in sicurezza nei territori dell’Unione. I tre presidenti firmatari dell’atto, Sassoli, von der Leyen e Antonio Costa (primo ministro portoghese che esercita la presidenza di turno del Consiglio Ue) hanno affermato in una dichiarazione congiunta che tale certificato “è un emblema dello spirito europeo”, di un ‘Europa “che non vacilla quando viene messa alla prova. Un’Europa che unisce ed evolve di fronte alle difficoltà”.
Il regolamento entrerà in vigore dal primo luglio e verrà applicato per 12 mesi. Il green pass consiste in un certificato ottenibile gratuitamente in formato cartaceo o digitale, con codice QR firmato elettronicamente. Tale documento sarà riconosciuto in tutti i Paesi Membri e verrà rilasciato per attestare che il soggetto abbia effettuato la vaccinazione o che abbia un test con risultato negativo o che sia guarito dopo aver contratto il coronavirus. La Commissione si è inoltre impegnata a mobilitare 100 milioni di euro per aiutare gli Stati membri a offrire test a prezzi contenuti. Un successo made in Europa e ottenuto in tempi relativamente brevi se si considera l’enorme macchina burocratica dell’UE: appena 62 giorni.
Dal primo luglio, quindi, gli Stati Membri dovranno astenersi da imporre ulteriori restrizioni di viaggio a chi possiede il green pass, a meno che non siano misure necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica. Un’eventualità che non è da escludere vista la crescita di contagi da variante delta riscontrata in questi giorni in Gran Bretagna. Al momento, tuttavia, le società europee guardano con fiducia all’estate e alla ripresa economica ad essa collegata. La vicepresidente dell’Associazione Italiana Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo, ha affermato che la firma del digital green pass è un “passo importante” per il settore: “Ci auguriamo possa tradursi rapidamente in un ritorno dei turisti proveniente dall’estero”. Per Colaiacovo, il turismo domestico non è sufficiente per rimettere in piedi il comparto, motivo per cui è imperativo cercare di attrarre un consistente flusso di stranieri: “Per l’Italia la clientela internazionale è fondamentale, parliamo di viaggiatori che nel 2019 hanno rappresentato oltre il 50% delle presenza nel nostro Paese e una quota ancora maggiore in termini di ricavi per le imprese del settore e per i territori”.