Presentato un organismo cibernetico nato dall’unione di una pianta di glicine e una IA
Si tratta di un progetto contro il cambiamento climatico. È stato presentato al Polo del ‘900 a Torino, prima di spostarsi in direzione Napoli, dove è stato acquisito dall’Università Federico II e dove sarà installato su un’ex ciminiera (come nella foto in allegato). È un organismo cibernetico nato dall’unione di una pianta di glicine e una intelligenza artificiale. L’opera si chiama Wisteria Furibonda ed è stata ideata dai cyber artisti Salvatore Iaconesi e Oriani Persico (Centro di Ricerca HER di Roma) per proporre nuove modalità di lotta al cambiamento climatico. In breve, questo nuovo organismo cibernetico è capace, da un lato, di misurare i parametri vitali della pianta (attraverso sensori digitali): la fioritura arriva in anticipo o in ritardo sul tempo? L’umidità, la temperatura, le condizioni dell’aria sono favorevoli? Raccogliendo questi e altri dati – e confrontandoli con le serie storiche – con l’aiuto della sua IA tenta di capire se il cambiamento climatico è in atto. Dall’altro lato, è collegato in rete alla continua ricerca di articoli e post sui social media per capire quali siano le aziende più meritevoli in tema di politiche ambientali, e nel frattempo, con la sua identità digitale, l’organismo cibernetico può ricevere donazioni da tutto il mondo. Se i parametri mostrano che il cambiamento climatico è in atto – e che la vita della pianta è a rischio – il cyborg contrattacca e inizia ad investire in borsa sulle aziende virtuose che nel mondo combattono il cambiamento climatico. Inoltre, il cyborg è stato dotato di un wifi autonomo che permette alle persone di visionare in tempo reale i dati che la pianta capta dall’ambiente esterno su umidità, qualità dell’aria, fioritura. In ultima analisi permette di interagire con altre persone connesse in un momento di socialità e incontro.