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    Segnali di vita (e di ripresa) dopo il lockdown

    Segnali di vita (e di ripresa) dopo il lockdown
    L’ottimismo crescente che sta accompagnando il Paese verso la sospirata ripresa e la “nuova normalità” comincia ad assumere contorni ben definiti: la campagna vaccinale e la bella stagione ci consegnano bollettini sanitari sempre più positivi; la fine del coprifuoco e delle zone colorate di restrizioni sta lasciando il passo al ripopolamento di locali e negozi; i tifosi allo stadio per le partite degli Europei ci commuovono. Stiamo tornando a vivere e questa è una gran bella notizia. L’entusiasmo di vedere finalmente la fine del tunnel è la migliore ricetta anche per la ripresa dei consumi che nell’ultimo mese e mezzo hanno registrato un vero e proprio boom.
    Il ritorno allo shopping è documentato da una recente indagine realizzata dall’Osservatorio Stocard, la piattaforma che raccoglie e analizza i dati di acquisto nella grande distribuzione e che si avvale delle varie “carte fedeltà” utilizzate da oltre otto milioni di consumatori. Dal confronto degli andamenti delle vendite tra marzo-aprile e aprile-maggio in Lombardia si registra un forte incremento in diversi settori merceologici, con punte significative per moda e arredamento, particolarmente penalizzati durante l’anno di pandemia.
    L’analisi condotta da Valeria Santoro, country manager di StocardItalia, mette in evidenza la propensione all’acquisto suddivisa per aree di prodotti: nel primo mese con minori restrizioni (metà aprile – metà maggio) l’arredamento ha fatto lievitare il numero di acquisti del 181%, la moda del 106%, sport e bellezza oltre il 30%, ma anche settori meno penalizzati dalla pandemia viaggiano con trend positivi, come il farmaceutico (+2%), i prodotti per animali (+4%), i libri (+21%).
    Scendendo ulteriormente in dettaglio, si possono analizzare gli andamenti per provincia che evidenziano, per esempio, percentuali da record a Milano (+311%) e Brescia (+328%); a Como e Varese i negozi di abbigliamento sono stati letteralmente presi d’assalto (rispettivamente +125% e +122%).
    Milano guida la classifica dei prodotti di bellezza e cosmesi (+40%), Como si impone negli articoli sportivi (+103%).
    Anche i settori che non hanno avuto particolari flessioni imposte dalle restrizioni del lockdown, come bricolage, articoli per animali, libri, registrano un andamento positivo, seppur meno importante.
    Questi settori dopo la prima fase di lockdown dello scorso anno avevano ottenuto un’impennata nelle vendite crescendo del 96% gli articoli di bricolage e del 76% quelli del mondo animale.
    Senza cedere a facili entusiasmi è possibile sottolineare, in sintesi, l’avvio verso un parziale ma costante consolidamento della ripresa delle vendite, con l’auspicio che davvero il ritorno alla normalità della vita quotidiana possa riportare l’andamento delle vendite agli standard pre-Covid. Abbiamo tutti bisogno di percepire sempre più concretamente la fine di un incubo e la certezza di un nuovo inizio, perché la normalità del vivere e la ripresa economica – conclude la responsabile di Stocard – sono le uniche ricette per il bene del Paese e dei cittadini.
    Pietro Broccanello

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