Là dove c’era l’Expo… ora c’è il futuro
Sei anni fa il grande albero della vita con i suoi effetti laser e le fontane d’acqua era l’attrazione simbolo del grande evento espositivo mondiale, vero successo della capacità lombarda di attrarre e di un concetto come “Nutrire il pianeta” quanto mai d’attualità con le politiche green europee e la transizione energetica ormai entrata nel vocabolario comune.
A differenza di tante altre location (vedi gli stadi nel deserto dei Mondiali ’82) l’area che ha ospitato Expo 2015 non ha subito le solite code tra polemiche, procure, malapolitica; anche questo è un grande successo!
Le attività di riconversione dell’area nel comune di Rho sono partite subito con la costituzione di una società di scopo (Arexpo) e l’avvio di studi e analisi per portare un vero progetto di sviluppo di un’area che potrà essere abitata da oltre 5.000 persone.
Primo step è stata l’assegnazione a Lendlease, gruppo internazionale di real estate e recupero di aree dismesse, della gestione dell’intero pacchetto, a fronte di un investimento molto consistente, pari a circa 2 miliardi.
Oggi si apprende che Lendlease ha sottoscritto i primi accordi vincolanti con tre aziende che porteranno la propria attività nell’area ridenominata Mind, il Distretto dell’Innovazione. Si tratta di Astra Zeneca, che non ha bisogno di presentazioni, Bio4Dreams e Rold.
Gli accordi interessano un’area di 5.000 metri quadrati che saranno a breve consegnate ai nuovi “inquilini” a cui spetterà di configurare uffici, laboratori, magazzini per poi popolare il quartiere con diverse centinaia di dipendenti.
La sola Astra Zeneca, noto colosso farmaceutico, porterà oltre 300 dipendenti; Bio4Dreams è un cosiddetto “incubatore” tecnologico la cui mission è di accompagnare start up innovative nel settore delle bio e life science, un vero e proprio centro di ricerca applicata e di avvio di imprese ad alto contenuto scientifico. Il terzo operatore pronto a trasferirsi nel rhodense è il gruppo Rold, produttore di elementi elettrici ed elettronici.
Basterebbero queste prime informazioni per capire che il distretto Mind sarà un successo e soprattutto un vero e proprio ecosistema dell’innovazione.
Alle imprese citate, infatti, si aggiungeranno presto numerose altre società individuate tra un centinaio di aiziende che hanno già manifestato interesse ad accasarsi a Mind, portandosi in dote progetti di innovazione, competenze, tecnologie, risorse e capitale umano per sviluppare progetti di ricerca incentrati sui concetti di “Cities of the future” e “Future of Health”.
Oltre a Mind nel contesto dell’area ex Expo troveranno spazio “Human Technopole”, l’Istituto Galeazzi, l’Università degli Studi di Milano e il complesso no profit della Fondazione Triulza.
Negli spazi della nascente cittadina tecnologica troveranno posto alloggi, residenze, attività commerciali in un contesto rigorosamente green e al’avanguardia, nel quale vi sarà una grande contaminazione di idee ed esperienze in grado di progettare il futuro.
Per ribadire, casomai fosse necessario, la grande ambizione di vedere in opera la nuova Silicon Valley lombarda, i rsonsabili di Lendlease hanno previsto l’inizio dei lavori entro i prossimi mesi del 2021, nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito.
Come sei anni fa, anche noi siamo oggi in trepida attesa di poter ammirare un frammento di nuovo mondo lanciato nel futuro.
Pietro Broccanello