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    Trasporti: dal green pass alla capienza dei mezzi pubblici

    Trasporti: dal green pass alla capienza dei mezzi pubblici
    Il Ministero delle infrastrutture ha emanato oggi le nuove disposizioni per gli spostamenti che vincoleranno la mobilità dal 1 settembre al 31 dicembre, data prevista ad oggi come termine dello stato di emergenza pandemica.
    Per chi viaggia in treno o aereo, così come per chi si sposta per andare a scuola o al lavoro con i mezzi pubblici locali sarà obbligatorio rispettare le limitazioni che – lo auspichiamo – ci consentano un ritorno alla vita quotidiana dopo la pausa estiva in relativa sicurezza.
    Le linee guida ministeriali prevedono diverse condizioni a seconda che ci si sposti in città o che si intraprendano viaggi più lunghi.
    Vediamoli in dettaglio. Su treni ad alta velocità, Intercity, bus interregionali, aerei e navi sarà obbligatorio esibire il certificato verde, l’ormai indispensabile green pass, mentre su autobus urbani, treni ordinari e locali, metropolitane non sarà necessario esserne in possesso. Nemmeno per l’utilizzo di seggiovie e funivie sarà necessario.
    Al netto di queste disposizioni di carattere generale e valide per l’intero territorio nazionale, sarà poi compito dei prefetti individuare ulteriori misure da concordare ai tavoli istituiti con gli amministratori locali e i gestori dei mezzi di trasporto.
    Tra le misure più attese ci sarà la richiesta di aumentare le corse dei mezzi del TPL negli orari di punta e lo slittamento dell’orario di inizio lavoro e di ingresso a scuola, così da limitare al massimo gli assembramenti nelle stazioni e alle fermate.
    Anche la sanificazione dei mezzi di trasporto rappresenta un capitolo fondamentale, provvedendo alla massima diffusione di dispenser igienizzanti e confermando distanziamento ed uso preventivo delle mascherine. Le buone abitudini ormai consolidate e il senso personale di responsabilità sono la variabile non trascurabile su cui insistere anche attraverso le campagne di comunicazione e i messaggi social al fine di evitare comportamenti che possano alimentare il rischio di contagio.
    Tra le novità ulteriori, si prevede l’incentivazione della vendita telematica dei biglietti e la limitazione di forme di contatto con macchinette e pulsanti di emissione e convalida del titolo di viaggio.
    Su tram, bus e metro oltre al limite di capienza dell’80% dovrà sempre essere consentito il ricambio dell’aria mantenendo i finestrini aperti o altre modalità di ricircolo. La presenza di telecamere consentirà di monitorare l’afflusso ed eventualmente la chiusura temporanea dei tornelli e delle porte per evitare sovraffollamento dei mezzi.
    Sugli aerei, come dicevamo, sarà obbligatorio il green pass, fatta eccezione per le fasce di età escluse e gli esoneri a seguito di certificazione medica.
    Rimangono confermate negli aeroporti le misure di distanziamento e di distinzione dei percorsi di entrata ed uscita, come pure la misurazione della temperatura che non potrà superare i 37.5 gradi, pena l’inibizione all’accesso.
    Le navette potranno occupare fino all’80% dei posti disponibili.
    Oltre al green pass sarà necessario produrre una autocertificazione che attesti di non aver avuto contatti con persone affette da Covid-19 «negli ultimi due giorni dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza dei medesimi; il termine di 14 giorni è ridotto a 7 nel caso di viaggiatori vaccinati».
    Gli indumenti personali dovranno essere collocati nelle cappelliere, custoditi in contenitori monouso.
    Anche navi e traghetti avranno limitazioni analoghe, con la capienza ridotta all’80%, l’obbligo di green pass e del rispetto delle misure di distanziamento e protezione individuale. Fanno eccezione i traghetti che fatto la spola sullo stretto di Messina.
    Per chi intende viaggiare su treni ad alta velocità e Intercity già all’atto della prenotazione sarà obbligatorio dichiarare il possesso del green pass e dovrà essere predisposta l’autocertificazione per eventuali contatti con malati di Covid nei giorni precedenti il viaggio.
    Per taxi e Ncc fino a 9 posti è raccomandato dotare le vetture di paratie divisorie tra le file di sedili. E il passeggero non potràoccupare il posto vicino al conducente.
    Nelle vetture omologate per il trasporto fino a 5 persone non potranno essere trasportati sul sedile posteriore più di due passeggeri, mentre in quelle omologate per il trasporto di sei o più persone non più di due passeggeri per ogni fila di sedili.
    Le limitazioni non valgono in caso di congiunti o persone conviventi o che abbiano relazioni e frequentazioni stabili. Anche in questo caso fa fede l’autocertificazione.
    Si riparte, dunque: a tutti è raccomandata prudenza e senso di responsabilità.
    Pietro Broccanello

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