Mercato auto: ad agosto immatricolazioni che toccano il record negativo a -27%
Pesano la crisi dei microchip e l’esaurimento degli ecobonus che immobilizza i fondi per l’extrabonus. Promotor: “Tempesta perfetta sul mercato automobilistico”.
Quello alle porte si prospetta un autunno fosco per il mercato automobilistico. Stando ai dati diffusi dal ministero dei Trasporti, nel mese di agosto le immatricolazioni sono state 64.689, pari al 27,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. Un brusco calo, compensato però dalle vendite considerate da inizio anno che hanno fatto registrare un +30,9% sul precedente, sebbene in calo del 20% sul medesimo periodo del 2019.
Calano i volumi dei brand di casa Stellantis, che in agosto ha realizzato il 36,3% in meno sul 2020, mentre registrano un leggero decremento delle vendite Suzuki e Toyota, così come alcuni marchi del lusso, tra cui Audi e Bmw.
Secondo gli esperti del settore, ad incidere significativamente sul dato in rosso del mese di agosto sarebbero in particolare il dilagare della crisi nelle forniture dei microchip che, ripercuotendosi sull’attività produttiva, inevitabilmente genera un ritardo sui tempi di consegna delle vetture, e il venir meno degli incentivi alla rottamazione, previsti per il primo semestre 2021 per le vetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 gr/Km. Non ultimo anche l’esaurimento, proprio ad agosto, dell’ecobonus per acquistare veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 60 gr/km. A tutto questo si aggiunge poi la beffa dell’inutilizzabilità dell’extrabonus derivante dall’esaurimento dell’ecobonus. Una situazione che il Centro studi Promotor definisce “tempesta perfetta” sul mercato automobilistico.
Tema centrale, dunque, quello degli incentivi, anche alla luce degli impegni del Pnrr nella direzione di un cambio di passo verso la decarbonizzazione dei trasporti e dello svecchiamento del parco auto in circolazione. Urge un intervento tempestivo da parte del Governo su questo fronte, sottolineano a più voci dal settore automotive, onde evitare il peggioramento del mercato italiano dell’auto nei prossimi mesi.
Micol Mulè