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    Rinascimento tecnologico: la storia di Readytec

    Rinascimento tecnologico: la storia di Readytec
    Tra software gestionale e intelligenza artificiale: l’intervista a Marina Borriero, AD di Readytec Milano, società del gruppo Readytec, per un nuovo rinascimento tecnologico
    LR: Buongiorno, partiamo da una storia della società o delle società o del gruppo, come preferisci.
    MB: Partirei dalla storia di Readytec Spa. È un gruppo di aziende. La prima azienda, la capogruppo, è nata circa 40 anni fa in Toscana, a Chiusi. Nel tempo si è evoluta con varie acquisizioni nel territorio e ora conta 14 sedi nel territorio italiano. Nel tempo il gruppo è cresciuto e 10 anni fa la forte volontà di espansione al Nord ha fatto nascere Readytec Milano.
    L’azienda è stata fondata unendo le competenze di alcune risorse, a dire il vero all’inizio solo 4 persone, ma poi con il supporto di tutto il gruppo Readytec, la sede di Milano è cresciuta e abbiamo aperto altre filiali in tutto il nord. Adesso siamo presenti in Piemonte, Lombardia, Liguria e una parte dell’Emilia.
    Siamo un gruppo di circa 60 persone e il primo di ottobre ci sarà la fusione con Readytec Spa. Quindi, nati 10 anni fa come Readytec Milano, l’azienda fatturava 300.000 euro con 4 persone e dopo 10 anni l’azienda ha raggiunto un fatturato di quasi 8 milioni di euro, con 50 risorse e dal 1° ottobre si fonderà appunto con Readytec Spa. Arrivando così ad un gruppo di quasi 400 persone con circa 45 milioni di euro di fatturato.
    LR: Andando nello specifico, che cosa fate? Che cosa vendete?
    MB: Il nostro core business è il software gestionale di TeamSystem, un software per aziende medio piccole che copre tutte le esigenze aziendali della parte amministrativa, commerciale, alla parte di produzione. Tale software riguarda le attività di commercialisti, consulenti del lavoro, software per alberghi e retail, la parte del terzo settore quindi ad esempio la cartella clinica, e la nostra neo nata Intelligenza artificiale. Molte realtà nella PA e nel pubblico stanno adottando le nostre soluzioni di AI. Del gruppo fa parte anche Beatreex, una startup innovativa che ha sviluppato un software Industry 4.0 per le aziende di produzione. Le nostre competenze spaziano anche nella Cyber security, il cloud e servizi sistemistici ad alto valore aggiunto. Interarredo, con la consulenza e la sartorialità, è l’azienda del gruppo che completa l’offerta nell’arredamento e la consulenza Feng-Shui.
    LR: Che prospettive ha secondo lei il mercato in Italia, durante la ripresa? È un mercato che può farcela? Può competere a livello globale? O è un mercato un po’ stagnante che ha bisogno di qualcosa in più per ripartire?
    MB: In questo periodo sto visitando tantissime aziende e sento anche i feedback dei commercialisti, è un mercato che può farcela assolutamente, può riprendersi e competere a livello globale. Ci sono alcuni nostri clienti che lavorano prettamente con l’estero per le caratteristiche per esempio di prodotti che sono unici, che fanno la differenza in quella che poi è la peculiarità di un mercato tipicamente italiano.
    LR: Invece dopo la ripresa post covid c’è stata un po’ più di dinamicità, o il mercato era addormentato?
    MB: C’è un’assoluta dinamicità e velocità. Moltissimi imprenditori nel momento del covid sono stati dei visionari, non sono rimasti fermi nonostante magari le aziende chiuse e hanno approfittato per migliorare i processi e ad esempio i sistemi informativi, quindi devo fare i complimenti ai nostri imprenditori.
    LR: Quindi possiamo sfatare questo mito che vede l’Italia come un paese a bassa tecnologia e che ha paura di innovare?
    MB: Allora, diciamo che da una parte ci troviamo di fronte all’imprenditore illuminato che ha la vision del futuro e chiede già il collegamento con l’intelligenza artificiale. Dall’altra parte esistono alcune aree che non so se possiamo individuare come aree di business o aree geografiche dove la tecnologia è ancora poco utilizzata. Capita a tutti, lavoriamo e non troviamo il tempo per fermarci ed analizzare i nostri processi e soprattutto i nostri numeri in profondità.
    LR: Ultima domanda: scenari di crescita per la tecnologia. L’Italia è un paese che, prima del covid, doveva campare di turismo, cibo e agricoltura. Dopo aver capito che il turismo ci può essere portato via, di cibo c’è n’è una quantità limite che possiamo mangiare e l’agricoltura non è in grado di tenere in piedi un Paese del primo mondo; siamo in grado di poter sperare in un rinascimento tecnologico quindi non solo nell’adozione ma nella produzione italiana di alta qualità e quindi nella manifattura digitale?
    MB: Rinascimento tecnologico e una nuova consapevolezza. Uno degli esempi è la nostra intelligenza artificiale.

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