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    Evergrande: probabile proposta di acquisto da 5 miliardi per il 51% della controllata immobiliare

    Evergrande: probabile proposta di acquisto da 5 miliardi per il 51% della controllata immobiliare
    Titolo Evergrande sospeso ad Hong Kong a inizio settimana in vista una possibile offerta pubblica per il 51% della controllata immobiliare indebitata di oltre 300 miliardi
    Nella giornata di ieri Evergrande, la più grande società immobiliare al mondo che è piena di debiti, ha chiesto la sospensione delle negoziazioni alla borsa di Hong Kong in vista di una possibile offerta pubblica d’acquisto. La divisione immobiliare di China Evergrande Group, infatti, ha mancato il pagamento di alcune cedole in scadenza dopo che negli scorsi mesi aveva bussato a diverse porte per raccogliere liquidità necessaria per adempiere ai suoi obblighi finanziari. La controllata ha riportato l’equivalente di più di 300 miliardi di dollari di passività alla fine del primo semestre, tra cui 88,5 miliardi di debiti fruttiferi.
    L’azienda non ha rivelato quale società sarebbe interessata all’acquisto ma secondo indiscrezioni potrebbe trattarsi di Hopson Development Holdings, un grosso sviluppatore immobiliare il quale anch’esso ha chiesto ieri la sospensione del trading. Tuttavia si è levato qualche sopracciglio sul potenziale deal dal momento che la Hopson è controllata in maggioranza dal miliardario Chu Mang Yee, un ex funzionario del governo regionale della Cina che nel 1992 ha fondato l’azienda, ora in mano a sua figlia. I legami con Pechino quindi non mancano e i dubbi si moltiplicano se si considera che Hopson è decisamente più piccola di Evergrande.
    I media riportano l’intenzione di Hopson di acquisire il 51% delle azioni di Evergrande Property Group per oltre 40 miliardi di dollari di Hong Kong, cioè più di 5 miliardi di dollari americani. La borsa di Hong Kong ha chiuso la giornata di lunedì con un calo di oltre due punti percentuali (-2,2%) trascinata non solo dalle notizie che arrivavano sul fronte Evergrande ma anche a causa del crollo dei titoli tecnologici come Alibaba (-3,7%9 e Meituan (-4%) e dei farmaceutici cinesi come Wuxi Biologics (-8,6%) e Sino Biopharma (-5,1%) dopo che Merck ha fatto sapere di aver individuato un farmaco anti-covid che riduce decessi e tassi di ricovero.

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