Antitrust: 7 milioni di multa a due società del gruppo Facile.it per pratiche commerciali scorrette
L’Agcm ha multato due società di Facile.it per pratiche commerciali ingannevoli e aggressive verso i consumatori. La risposta di Facile.it: “Valutazioni Agcm contengono errori fattuali e legali rilevanti”
L’Autorità garante della concorrenza e del Mercato ha portato a termine un procedimento istruttorio su due pratiche commerciali realizzate da due società del gruppo Facile.it e che l’Agcm considera “scorrette” in materia di comparazioni e preventivazioni nei settori finanziario e assicurativo realizzate tramite il sito Facile.it. Per questo motivo l’Autorità ha irrogato sanzioni per 1.050.000 euro a Facile.it Mediazione Creditizia S.p.A e per 5.950.000 euro a Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A.
In totale dunque la multa ammonta a ben sette milioni di euro e l’Antitrust specifica che una delle pratiche adottate è stata sanzionata perché avrebbe violato gli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo relativamente al fatto che “non veniva chiarito che i risultati della comparazione dei prestiti sono provvisori, in quanto è demandata ai singoli istituti finanziatori ogni valutazione sul merito creditizio del singolo utente, con possibile peggioramento delle condizioni economiche proposte in fase di preventivo”. Secondo l’Autorità, tale informazione è fondamentale e in grado di incidere sulla scelta dei consumatori. Oggetto dell’istruttoria anche le polizze RC Auto dove, secondo Agcom, “non si evidenziava in modo adeguato che Prima Assicurazioni S.p.A. è una società di intermediazione, e non una compagnia assicurativa, e che essa offre polizze con risarcimento in forma indiretta”.
Ma ad essere sanzionata è anche una seconda pratica che l’Autorità garante della concorrenza e del Mercato considera “di natura aggressiva” e che consisterebbe nell’aver proposto al consumatore “in modo insistente, tramite l’utilizzo di pop up automatici, una polizza assicurativa abbinata ai prestiti personali anche a soggetti che in un primo momento avevano manifestato la volontà di non stipulare la polizza stessa”. A ciò si aggiungerebbe un’attività di sollecitazione tramite chiamata anche verso quegli utenti che avevano chiesto di non essere richiamati. Insomma, per l’Agcm tale condotta “è idonea a limitare la scelta del consumatore” generando al contempo “una forma di pressione indebita, in grado di condizionarne le scelte”.
Non si è fatta attendere la risposta di Facile.it che in una nota afferma di non condividere la valutazioni dell’Autorità che “non ha saputo cogliere il ruolo fondamentale che i comparatori online, come Facile.it, svolgono sul mercato per stimolare una concorrenza che porti beneficio ai consumatori”. La società dunque ha annunciato di voler presentare ricorso al Tar contro la sanzione di 7 milioni sottolineando come “la missione di Facile.it è quella di offrire un servizio puntuale e trasparente che possa consentire all’utente finale di ridurre, anche in misura significativa, le spese familiari”.