Formazienda alla Fiera della Formazione, Spada: “Centralità alle politiche attive”
Formazienda partecipa ad Expotraining – La Fiera della Formazione che si terrà presso Fiera Milano City martedì 19 e mercoledì 20 ottobre.
Il Fondo Formazienda, che sostiene e finanzia la formazione continua dei lavoratori, riunisce circa 95mila imprese per quasi 700mila lavoratori e dal 2008 ha stanziato risorse per 170 milioni di euro qualificando e riqualificando 500mila persone. Nel 2020 le azioni di finanziamento sono state pari a circa 30 milioni mentre con l’Avviso 1/2021 è stato un emanato un bando da 10 milioni.
Formazienda sarà presente nello stand di Confsal che insieme alla confederazione delle Pmi e dei professionisti Sistema Impresa condivide la governance del fondo. La mattina di mercoledì 20 si svolgerà il workshop organizzato da Formazienda dal titolo ‘Formazione continua nell’era post Covid: prassi virtuose e proposte di integrazione delle policies pubbliche’ al quale parteciperanno in qualità di relatori Paolo Mora, direttore generale Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, il professore Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal, il presidente di Sistema Impresa Berlino Tazza, l’esperto di politiche attive e vicepresidente tecnico di Ptsclas Eugenio Gotti, Gianni Rossoni, presidente Consiglio Autonomie Locali Regione Lombardia e il direttore di Formazienda Rossella Spada. Il moderatore sarà il giornalista Roberto Bettinelli.
“È una fase estremamente importante per l’impresa ed il lavoro – commenta il direttore Spada – in quanto si sta concretizzando con forza la ripresa che deve transitare il Paese oltre la crisi del Covid. La formazione è chiamata a dare un contributo decisivo per rendere praticabili i programmi nazionali e comunitari sull’innovazione, sullo sviluppo tecnologico, sulla sicurezza delle aziende contro il Covid. I fondi interprofessionali devono aprirsi ad una stretta cooperazione con le istituzioni che hanno il compito di sostenere il cambiamento tramite le riforme e gli investimenti promossi dal Pnrr, dalla Programmazione UE, dall’Agenda 2030 tentando dove possibile di realizzare un’integrazione delle risorse. Sotto questo punto di vista l’unità degli sforzi, come ha dimostrato lo strumento del Fondo Nuove Competenze, deve essere replicata colmando le lacune precedenti. Oggi più che mai serve la capacità di coordinamento per dare seguito alle azioni così da renderle massimamente impattanti a favore delle imprese e dei lavoratori”.