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    Italiani e relax: il successo del bonus terme

    Italiani e relax: il successo del bonus terme
    Italiani impazziti per il bonus terme, sito in tilt. Per CNA, giro d’affari superiore a 200 milioni di euro.
    Il bonus terme ha talmente entusiasmato gli italiani da sovreccitare il sistema di raccolta delle prenotazioni, mandando tutto in tilt. È successo due giorni fa quando è stato aperto l’accesso alla piattaforma di Invitalia che non ha retto l’enorme quantità di input contemporanei, costringendo i responsabili a rinviare tutto di un giorno. Tale bonus è dedicato a tutti i maggiorenni, copre fino al 100% del servizio acquistato ma con un tetto massimo di 200 euro: l’eventuale parte eccedente deve essere pagata dal consumatore. Un’agevolazione non cedibile a terzi, da usare entro 60 giorni dalla prenotazione e per la quale sono stati stanziati 53 milioni di euro.
    In realtà il sito è andato in tilt probabilmente a causa di problema di comunicazione dal momento che molti cittadini hanno tentato di registrarsi sul portale di Invitalia che tuttavia è dedicato unicamente alle strutture ricettive. La richiesta per il bonus è da fare esclusivamente presso gli stabilimenti termali accreditati i quali, a loro volta, trasmettono l’istanza online ad Invitalia per conto del cittadino. Al di là dei problemi tecnici, ci sono stati commenti critici per questa misura che non prevede limiti di Isee né vincoli legati al nucleo familiare. Ma secondo un’indagine di CNA Turismo e Commercio, dal bonus terme si otterrebbe “un giro d’affari superiore ai 200 milioni di euro” grazie ai “260mila turisti e i loro 500mila pernottamenti”. Secondo tale indagine, le regioni maggiormente favorite saranno “Campania, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lazio, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Sicilia e Calabria”.
    Secondo Federterme Confindustria, “la fortissima richiesta di cure, prevenzione, riabilitazione e benessere, in questo periodo fondamentale anche per il post Covid, dimostra la validità della misura adottata dal Mise e l’attenzione degli italiani verso la salute”. Per la Federazione “il turismo del benessere deve essere uno dei pilastri fondamentali del nuovo turismo italiano perché aiuta nella destagionalizzazione e crea ricchezza in aree interne del Paese”, motivo per cui “la misura sta già avendo un elevatissimo effetto moltiplicatore a vantaggio dei territori ed è pertanto auspicabile possa essere rapidamente rifinanziata”.

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