REGIONE LOMBARDIA E GIOVANI, INSIEME SI PUÒ
Si è spesso critici nel giudicare la politica, lo si fa accusandola di essere distante dal cittadino, rinchiusa nei palazzi e restìa nel recepire adeguatamente le istanze e i bisogni concreti.
Non è il caso però di Regione Lombardia, che ancora una volta ha dimostrato grande disponibilità di dialogo e ascolto. Quanto avvenuto nei giorni scorsi, è infatti la dimostrazione di tutto ciò: una delegazione di Studenti per le Libertà Brescia – coordinata da Marco Pe – e del Circolo delle Imprese Young – capitanato da Andrea Valsecchi – sono state ospitate dal Consigliere Regionale Gabriele Barucco, direttamente al Pirellone, per un’importante occasione di confronto sui temi più caldi del momento riguardanti l’Università e il mondo del lavoro. Al tavolo si è discusso delle difficoltà riscontrate dai giovani per avviare una propria attività una volta conclusi gli studi. Lo spunto parte dalla ricerca, conclusa nelle scorse settimane da Unimpresa, che ha ribadito come i costi di avvio di una start-up in Italia siano 10 volte superiori rispetto alla Germania, oltre 15 volte più alti rispetto alla Francia e 7 in più rispetto alla Spagna, per citare solo i Paesi a noi più vicini. L’Italia resta pertanto il Paese europeo che richiede maggiori sacrifici ai giovani nel momento di primo approccio con l’attività imprenditoriale. E se tutto questo si somma alle problematiche che caratterizzano il sistema di istruzione e universitario – dove il nostro Paese è fra gli ultimi, almeno in Europa, come tassi di occupazione in relazione al percorso universitario intrapreso – è ancora una volta possibile affermare che l’Italia non è, neanche stavolta, un Paese per giovani. Sono sempre di più infatti, gli under30 che si ritrovano a non svolgere la professione alla quale ambiscono o per la quale hanno studiato, molto spesso trovando un’occupazione stabile ben oltre i tempi ordinari che i nostri concorrenti europei riscontrano, e sempre di più sono i neo-laureati che tentano – spesso riuscendoci – la via dell’estero.
Le istanze portate avanti devono quindi seguire una duplice ottica: la prima, volta a garantire una maggior spendibilità del titolo di studio sul mercato del lavoro, e la seconda tesa ad abbattere i carichi fiscali ed i costi in senso lato che oggi gravano sui giovani imprenditori.
Come farlo? Al tavolo regionale, costituito ad hoc per l’occasione, sono state analizzate una serie di proposte giunte della componente giovanile, che saranno elaborate e presentate direttamente a Palazzo Pirelli nei prossimi mesi. Tra le file di Regione Lombardia, grande disponibilità è stata espressa dal consigliere Gabriele Barucco, entusiasta di voler portare avanti tutte le istanze necessarie direttamente sui banchi del Consiglio.
Se si dice che il buongiorno si vede dal mattino possiamo essere certi che sarà una grande giornata.
Andrea Valsecchi