Antitrust: 200 milioni di euro di multa ad Apple e Amazon
L’Agcm ha irrogato 68,7 milioni di euro di sanzione ad Amazon e 134,5 milioni ad Apple per un accordo restrittivo tra le due società che non avrebbe permesso a tutti i rivenditori legittimi di prodotti Apple e Beats “genuini” di operare sul marketplace Amazon.it.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato una sanzione da più di 200 milioni di euro ad Amazon e Apple. La multa è il risultato di un istruttoria conclusasi il 16 novembre e avviata nei confronti delle due società statunitensi riguardante le restrizioni all’accesso nel marketplace Amazon.it da parte di rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple e Beats “genuini”.
Da diverso tempo l’occhio degli antitrust nazionali europei si sono concentrati sulle multinazionali, soprattutto del settore tech, e sul potere che hanno di influenzare il mercato in cui operano vista la posizione spesso di dominio incontrastato che le caratterizza. Nel motivare la sanzione, infatti, Agcm ha sottolineato come Amazon rappresenti il luogo di commercio elettronico dove si realizza almeno il 70% degli acquisti di prodotti di elettronica di consumo in Italia, di cui almeno il 40% è rappresentato da rivenditori che utilizzano Amazon come piattaforma di intermediazione.
In questo caso l’indagine dell’antitrust italiano ha permesso di accertare che talune clausole contrattuali di un accordo stipulato in data 31 ottobre 2018 – che vietavano ai rivenditori ufficiali e non ufficiali di prodotti Apple e Beats di utilizzare Amazon permettendo la vendita dei prodotti Apple e Beats in tale marketplace solo ad Amazon e a taluni soggetti scelti singolarmente e in modo discriminatorio – violano l’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
L’autorità ha appurato la volontà di introdurre una restrizione meramente quantitativa del numero di rivenditori, permettendo solo ad Amazon e a taluni soggetti, individuati in modo discriminatorio, di operare su Amazon.it. Le clausole dell’accordo hanno inoltre limitato le vendite transfrontaliere, in quanto si è operata una discriminazione dei rivenditori su base geografica. Le restrizioni dell’accordo si sono riflesse sul livello degli sconti praticati dai soggetti terzi su Amazon diminuendone l’entità. Nello specifico, l’Agcm ha irrogato una sanzione di 68,7 milioni di euro alle società del gruppo Amazon e una sanzione di 134,5 milioni di euro alle società del gruppo Apple e ha intimato a tali società di porre fine alle restrizioni, permettendo l’accesso ad Amazon ai rivenditori di prodotti Apple e Beats “genuini” in modo non discriminatorio.
Tuttavia, secondo Cosumerismo No profit, 200 milioni di multa non sono abbastanza dal momento che, come ha riportato il presidente dell’associazione, Luigi Gabriele, “Amazon e Apple sono tra le prime 5 aziende al mondo e insieme valgono quasi 4.000 miliardi di dollari e una sanzione da 200 milioni di euro, considerati i fatturati delle due aziende, appare ridicola e in grado di fare appena il solletico ai due colossi, e non risulta adeguata a fungere da deterrente verso comportamenti che ledono la concorrenza e, quindi, i consumatori”.
Apple e Amazon hanno ribadito che l’accordo in oggetto ha in realtà lo scopo di tutelare i consumatori. L’azienda fondata da Jeff Bezos ha dichiarato di essere “in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”, ha annunciato di essere pronta a fare ricorso e ha sottolineato che “la sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata”. Amazon ci ha tenuto a precisare che respinge le considerazioni di Agcm secondo cui trarrebbe vantaggio dall’esclusione dei partner di vendita dallo store, “poiché il nostro modello di business si basa sul loro successo”. Secondo l’azienda di Beacon Hill, “grazie all’accordo con Apple, i clienti italiani possono trovare gli ultimi prodotti Apple e Beats sul nostro store, beneficiando di un catalogo più che raddoppiato, con offerte migliori e spedizioni più veloci”.