La sfida lombarda del PNRR tra mobilità e salute
Alla tappa milanese di “Italia domani – dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” presentato il dettaglio delle aree di investimento del PNRR per Milano e la Lombardia.
Sanità, rigenerazione urbana e mobilità sostenibile sono solo alcune delle aree di investimento del PNRR che toccheranno Milano e, più ampiamente, Regione Lombardia, messe al centro della tappa meneghina di “Italia domani – dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per entrare nel dettaglio dei contenuti e delle opportunità del PNRR.
Ne hanno parlato al Piccolo Teatro Giorgio Strehler il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale Vittorio Colao e il capo del Dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della Politica economica della Presidenza del Consiglio, Marco Leonardi insieme al vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti e al sindaco milanese Beppe Sala. E proprio quest’ultimo ha sottolineato come il PNRR rappresenti una grande occasione che in nessun modo può andare sprecata: “I Comuni hanno bisogno di conoscere con urgenza tempi e modalità di utilizzo di queste risorse – ha detto -. Una cosa è certa: il Comune di Milano ha dimostrato di essere in grado di gestire investimenti significativi, in modo corretto e nel rispetto dei tempi. Siamo pronti”.
La fetta di risorse più consistente che ricadrà sul territorio lombardo interessa il piano per le infrastrutture e mobilità sostenibili, una partita da 1,7 miliardi di euro in cui rientrano, ad esempio, fondi per interventi sulla rete ferroviaria, per il rinnovo dei treni per il trasporto pubblico locale e degli autobus extraurbani. A Milano in particolare, i fondi del Piano verranno usati per progetti quali il tram tra Niguarda e Cascina Gobba (50mln) e Bausan-Villapizzone (36mln), la fornitura di 14 tram bidirezionali a servizio della linea 7 (52mln) e 10 nuovi filobus (8,8mln) nonché la creazione di una sede riservata per la linea circolare 90-91 da piazza Zavattari a piazza Stuparich (9mln).
1,2 miliardi di euro sono invece le risorse previste per potenziare il sistema sanitario regionale. Di questi quasi il 40% sarà destinato al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio grazie ad un incremento significativo dell’assistenza domiciliare e alla creazione di 187 Case di Comunità e 60 Ospedali di Comunità, uno ogni 160mila abitanti. Previsti anche 101 Centri Operativi Territoriali (Cot) che avranno un ruolo di coordinamento dei servizi domiciliari – tra cui telemedicina, domotica e digitalizzazione – con gli altri servizi sanitari e gli ospedali. Per questi ultimi oltre 730 milioni di euro saranno destinati alla modernizzazione del parco tecnologico e digitale. Le strutture verranno realizzate in tempi ben definiti: “Il 40% nel 2022, il 30% nel 2023, il 30% nel 2024”, ha precisato l’assessore al Welfare lombardo Letizia Moratti auspicando che il Governo proceda celermente per rispettare i tempi di attuazione della “milestone” europea del PNRR sull’organizzazione dei medici di medicina generale, decisiva per attivare le Case di Comunità.
Significativa anche la quota spettante alla Lombardia relativa al Piano per la rigenerazione urbana. Oltre 392 milioni di euro sono i fondi già assegnati all’inizio di ottobre nell’ambito del Programma innovativo per la Qualità dell’Abitare (PinQua), una misura che riguarda la rigenerazione del tessuto socioeconomico dei centri urbani e delle periferie, e poco meno di 253 milioni di euro per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.
Al settore istruzione 550 milioni di euro, la metà dei quali destinati alla costruzione di nuovi asili nido. La parte restante verrà impiegata per le scuole dell’infanzia e scuole innovative (oltre 86mln ciascuna), in mense (37mln) e palestre (27mln). Altri 68 milioni di euro saranno destinati alla riqualificazione degli edifici scolastici. Infine, al settore cultura arriveranno 101 milioni di euro per finanziare il progetto della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura.
Micol Mulè