Caro bollette, Confcommercio: +426 euro per le famiglie nel 2022, +40% costi per imprese
Corrono i prezzi dell’energia: quali bollette devono aspettarsi famiglie e imprese per il 2022? Le stime di Confcommercio
Mentre il governo vara nuove misure per contrastare il diffondersi della variante Omicron, i cittadini e le imprese devono fare i conti anche con il caro bollette. Secondo un’analisi condotta da Confcommercio, “la crisi dei mercati dell’elettricità e del gas e la corsa dell’inflazione che, in considerazione degli aumenti attesi già per gennaio, rischia di superare nella parte iniziale del prossimo anno il 4%, comporteranno una maggiore spesa energetica di oltre 11 miliardi per le famiglie e aumenti di elettricità e gas intorno al 40% per le imprese”.
Le stime elaborate dall’Ufficio Studi Confcommercio e basate sui dati Istat delineano un quadro preoccupante. Dal report emerge come le famiglie italiane abbiano speso in media per l’energia elettrica e il gas circa 1.320 euro, cifra che è salita a 1.523 euro quest’anno e che rischia di schizzare a 1.950 euro che equivarrebbe a un incremento di 426 euro sul 2021. L’incidenza sulla spesa totale annua potrebbe passare dal 4,7% dell’anno scorso, al 6,1% del 2022. Quest’anno è già al 5,1%.
Sul fronte delle imprese, per il primo trimestre dell’anno prossimo vengono stimati notevoli incrementi dei costi di elettricità e gas, compresi tra il 38% e il 42%. Confcommercio ha fatto alcune stime per diverse realtà economiche: un negozio che consuma annualmente 75mila chilowattora (con 35 kilowatt di potenza impegnata) rischia di subire un rincaro di oltre 6mila euro annui su una spesa totale di 19mila euro. Per un ristorante (100mila chilowattora di consumo annuo e 50 kilowattora di potenza impegnata) si stima un costo aggiuntivo pari a 8,5 mila euro su 28mila totali. Infine per un albergo (260mila chilowattora di consumo annuo e 90 chilowattora di potenza impegnata) la maggior spesa si attesterebbe su circa 20mila euro su 65mila. Cifre da capogiro che portano Confcommercio a parlare di “vera e propria emergenza”. Il premier Draghi, nella conferenza stampa di fine anno, ha assicurato che ci saranno altri interventi dell’esecutivo in materia visto il peggiorare della situazione, anche se il raggio d’azione governativo appare comunque limitato vista la grande dipendenza dell’Italia dalle forniture estere.