Sanità, inaugurata a Milano la prima Casa di Comunità lombarda
Aperta tutti i giorni h24, ospiterà numerosi servizi ed anche un hub vaccinale. Moratti: “Punto di riferimento con servizi molto ampi che dimostrano una visione della presa in carico della persona completa”.
È stata inaugurata nei giorni scorsi in via Rugabella a Milano la prima delle 218 Case di Comunità lombarde previste dal potenziamento della legge sociosanitaria. Una “rivoluzione nel campo sanitario”, ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana intervenuto alla cerimonia, che permetterà di potenziare la sanità di prossimità fornendo risposte più immediate ai cittadini e alleggerendo nello stesso tempo gli ospedali.
All’interno della Casa di Comunità di via Rugabella, aperta tutti i giorni 24 ore su 24, lavoreranno 5 medici di medicina generale, 10 infermieri, 2 Oss e una quarantina di specialisti supportati da medici di comunità e pediatri di libera scelta. “Costituirà un punto di riferimento con servizi molto ampi, alcuni dei quali innovativi – ha precisato l’assessore al Welfare regionale Letizia Moratti -, che dimostrano una visione della presa in carico della persona completa che non ha mai caratterizzato servizi più frammentati”.
Nel dettaglio, i servizi ospitati all’interno dei cinque piani della palazzina di via Rugabella 4, che afferisce all’ASST Nord Milano, prevedono la Radiologia e l’Ecografia internistica al piano interrato, a quello rialzato invece i punti di contatto con l’utenza – punto unico di accesso, ritiro referti e sportelli polifunzionali -, mentre al primo piano trovano spazio le attività degli Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFEC), dei Medici di Medicina Generale (MMG) e il CRT (Coordinamento rete territoriale), oltre ad un Punto Prelievi.
20 gli ambulatori specialistici collocati al secondo piano: Infermieristico Cardiologia; Cardiologia; Chirurgia Generale; Chirurgia Vascolare; Dermatologia; Diabetologia; Dietologia; Ecocardiografia; Ecocolordoppler; Holter; Ecografia Ostetrico-Ginecologica; Endocrinologia; Geriatria; Ginecologia; Oculistica; Ortopedia; Otorinolaringoiatria e Audiometria; Pneumologia; Senologia; Urologia e Uroflussometria. Al terzo sono invece concentrate le attività di Odontoiatria e prevenzione Salute Orale per le patologie dentali, gengivali, e la promozione di stili di vita sani per la prevenzione di patologie croniche con particolare focus sull’area materno-infantile e le persone con disabilità. Oltre allo Sportello Psicosociale per minori e adolescenti; all’hub per le vaccinazioni degli adulti (che verrà trasferito da via Statuto) e a uno spazio per le associazioni. Il quarto piano ospiterà aule multimediali, eventi aperti alla comunità ed è pensato per essere anche un luogo di incontro, formazione ed aggregazione.
Il percorso avviato da Regione Lombardia proseguirà nelle prossime settimane con l’attivazione della Casa di Comunità di Villa Marelli a Milano e la casa e ospedale di Comunità di Sant’Angelo Lodigiano (LO): “Le prime strutture ad avviare concretamente i servizi per gli assistiti già all’inizio del 2022”, ha spiegato il direttore generale di Ats Città Metropolitana di Milano, Walter Bergamaschi. Il programma generale riguarderà complessivamente 71 Case di Comunità e 23 Ospedali di Comunità fra la città metropolitana di Milano e la provincia di Lodi, il 40% dei quali avvierà i servizi nel corso del 2022. “Ora la sfida – ha concluso Bergamaschi – è mettere a punto servizi di assistenza in grado di integrare le attività dei servizi sanitari sociosanitari del servizio sanitario regionale e quelli sociali comunali per offrire agli assistiti una reale presa in carico territoriale”.
Micol Mulè