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    Milano: trasporti pubblici a portata di click

    Milano: trasporti pubblici a portata di click
    Entro qualche mese a Milano sarà possibile pianificare, prenotare e pagare il viaggio sui mezzi pubblici con un semplice click dal proprio smartphone.
    L’annuncio da parte del Comune di Milano nella persona dell’assessore alla mobilità Arianna Censi lancia il capoluogo lombardo verso il futuro, grazie al progetto di realizzazione di una piattaforma tecnologica che verrà finanziata con i soldi del PNRR per circa 40 milioni di euro.
    Il Comune di Milano ha infatti deciso di aderire al progetto Maas che sta per “Mobility as a service”, ovvero la mobilità come servizio.
    L’iniziativa parte dai Ministeri per l’Innovazione tecnologica e delle infrastrutture e coinvolge le città metropolitane e i principali capoluoghi italiani, per un totale di 13 grandi comuni.
    La MaaS è un’applicazione per smartphone e web che consentirà a chi ne farà uso non solo di pianificare i propri spostamenti scegliendo quali servizi di trasporto usare e come combinarli tra loro, ma anche di prenotare e pagare biglietti, corse e viaggi.
    Come per gli strumenti di navigazione già disponibili come app sui nostri telefonini, il nuovo progetto consentirà di individuare il tragitto prefissato e scegliere tra le opzioni di viaggio quella preferita, acquistare il titolo di viaggio e pagarlo comodamente da casa propria. Si tratta di un servizio che già diverse città europee adottano da tempo e sicuramente rappresenta una notevole facilitazione non solo per coloro che quotidianamente si spostano da una parte all’altra della città, ma anche per i turisti che in questo modo possono pianificare i propri spostamenti e godersi in tranquillità il proprio soggiorno nella città prescelta.
    Maas consente di collegare non solo i mezzi pubblici come metro e tram, ma anche i servizi di sharing, come bici, monopattini e scooter, in quanto il progetto che dovrà essere realizzato in via sperimentale proprio nel capoluogo meneghino prevede la stipula di accordi con gli operatori di sharing per creare una vera rete dei trasporti pubblici locali e dei mezzi di mobilità a disposizione mediante noleggio.
    Il problema del traffico a Milano è ben noto e la scelta di ammodernare il sistema del tpl attraverso la tecnologia è un elemento che a regime potrebbe anche alleggerire il carico di mezzi che circolano nelle nostre strade. Se, infatti, un viaggiatore è in grado di pianificare i propri spostamenti con un servizio che dovrebbe garantire anche la certezza dei tempi di viaggio, non vi è dubbio che sarà incentivato a muoversi senza dover ricorrere all’uso dell’auto personale. Certo, bisogna anche augurarsi che tale servizio non comporti un aggravio di costi rispetto alle tariffe attualmente in vigore, comunque garantendo un significativo risparmio economico e di tempo rispetto all’uso di mezzi propri.
    Per realizzare questo progetto di mobilità intermodale “a portata di click” il Governo ha avviato un percorso sperimentale con il quale le città più assillate dal problema del traffico possano fungere da laboratorio per testare in concreto la funzionalità del servizio.
    Sarà interessante capire se in questa evoluzione saranno previsti anche servizi di prenotazione di treni, alberghi e – perché no – anche di musei, ristoranti, eventi. In questa stessa direzione si sta già muovendo anche Regione Lombardia grazie all’introduzione di una sorta di “green card virtuale” capace di attirare più turisti e di far fruire meglio le opportunità e le bellezze presenti sul territorio.
    Con la tecnologia e la raccolta dei dati di mobilità cittadina le amministrazioni pubbliche e i gestori dei servizi di trasporto potranno anche pianificare meglio i propri servizi garantendo miglior qualità e sicuramente risparmi economici derivanti da una programmazione più coerente con i bisogni reali dei cittadini.
    Proprio l’aspetto legato alla conservazione dei dati nascono però alcune criticità a cui sarà necessario trovare soluzioni. Il tema della privacy, ad esempio, è un argomento molto delicato, in quanto una persona risulterebbe essere tracciata nei suoi spostamenti e l’uso di queste informazioni, come sappiamo, potrebbe comportare forme illecite di ingerenza nella sfera personale.
    Chi potrà conservare e come utilizzare i dati raccolti? A queste domande occorre dare risposta, ma a nostro avviso strade percorribili sono possibili e chi scrive ritiene senza dubbio importante garantire il rispetto della privacy, senza penalizzare le potenzialità di un sicuro passo avanti nell’offerta pubblica di trasporto.
    Le fasi che porteranno all’introduzione della nuova piattaforma prevedono ora l’avvio delle istruttorie di verifica dei requisiti e dell’ammissibilità delle candidature, il coinvolgimento degli stakeholders e la progettazione dell’applicativo che sarà successivamente messo a disposizione dell’utenza.
    Guardare al futuro per migliorare il presente è la formula per introdurre innovazioni che rispondano ai bisogni. Ci auguriamo che davvero quanto prospettato si realizzi presto, nell’interesse dei cittadini, dell’ambiente e della buona amministrazione.
    Pietro Broccanello

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