Bankitalia: a novembre lieve calo del debito pubblico
Bankitalia informa che il debito pubblico italiano ha registrato un leggero calo nel mese di novembre, arrivando a 2.694 miliardi di euro.
Secondo gli ultimi dati di Banca d’Italia, a novembre il debito pubblico è tornato a calare anche se lievemente, raggiungendo quota 2.694 miliardi di euro, 16 miliardi in meno rispetto ad ottobre. Il picco è stato raggiunto lo scorso agosto con 2.734 miliardi dopo che nel 2020 e per buona parte del 2021 sono stati registrati consistenti aumenti causati anche alle minori entrate dovute ai continui lockdown a cui è stato sottoposto il Paese.
La riduzione del debito è riconducibile pressoché interamente alle Amministrazioni centrali mentre il debito di quelle locali e degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile. Alla fine del mese di novembre la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 24,9%, cioè 0,4 punti percentuali in più rispetto ad ottobre. In lieve rialzo anche la vita media residua del debito a 7,7 anni. Parallelamente, le entrate tributarie sono state pari a 43,9 miliardi, in aumento del 3,2% (+1,3 miliardi) rispetto a novembre 2020. Bankitalia osserva come, oltre al più favorevole quadro macroeconomico, tale incremento riflette l’effetto di alcuni fattori straordinari tra cui lo slittamento al 2021 di alcune imposte di competenza del 2020.
La questione del debito pubblico rimane uno dei fattori principali da monitorare nei prossimi anni vista l’enorme crescita di questo osservata durante la pandemia. I mercati continuano a dare credito al governo Draghi e alla sostenibilità del debito sovrano. L’esecutivo ha più volte illustrato, nel corso dell’anno, il percorso di riduzione che dovrebbe compiere il debito pubblico italiano nei prossimi anni. Al momento, infatti, l’attenzione degli investitori e degli osservatori è concentrata sul tema dell’inflazione e sulle prossime mosse della Bce a riguardo, ma proprio in questi giorni la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha richiamato l’attenzione dei governi ricordando che i debiti pubblici degli Stati sono cresciuti enormemente da quando è scoppiata la pandemia di covid, raggiungendo un tasso di crescita che non si vedeva dalla Seconda Guerra Mondiale.
Redazione