Stellantis compie un anno. Tavares: “Elettrificazione imposta dalla politica”
Stellantis 12 mesi dopo: un bilancio tra nuovi prodotti, partnership rivoluzionarie e la necessità di correre verso l’elettrico.
Stellantis, il quarto gruppo automobilistico al mondo nato dalla fusione di FCA con PSA, ha compiuto un anno e l’amministratore delegato, Carlos Tavares, ne ha approfittato per fare un bilancio. Il 2021, infatti, è stato un anno particolarmente ricco per Stellantis, che ha lanciato con successo più di 10 nuovi prodotti tra cui Citroën C4, Fiat Pulse, Jeep®️ Commander, Grand Cherokee, Grand Wagoneer, Maserati MC20. Il gruppo, che racchiude 14 brand, ha inoltre pianificato investimenti per oltre 30 miliardi di euro fino al 2025 accelerando sulla strada dell’elettrificazione e del software, rincorrendo in qualche modo Tesla per diventare un’azienda tech di mobilità sostenibile.
A questo proposito, Stellantis si è lanciata in un vero e proprio tour di collaborazioni tra cui spiccano quelle con la taiwanese Foxconn, una delle più grandi produttrici di componenti elettrici ed elettronici al mondo. Tuttavia, la partnership avviata con Amazon è quella più interessante dal momento che con questa mossa Stellantis cercherà di ottenere una leadership sul versante software dal momento che la collaborazione con il colosso di Seattle riguarderà le fasi di sviluppo del veicolo, la costruzione di esperienze connesse a bordo delle auto e la formazione della prossima generazione di ingegneri del software automobilistico.
L’AD Tavares ha evidenziato come stia cominciando una “nuova ed entusiasmante era” per il settore auto, sottolineando come non sia una coincidenza “che Stellantis sia nata proprio quando il mondo richiede un nuovo tipo di approccio, che sospinga questo imperativo umano fornendo una libertà di mobilità pulita, connessa, accessibile e sicura per tutti”. Il gruppo ha presentato anche un’ambiziosa strategia di elettrificazione anche se lo stesso Tavares, in un’intervista al Corriere della Sera, ha ammesso che la potente virata verso l’elettrico è stata una scelta politica, non industriale, visti gli alti costi del processo di elettrificazione. Nel frattempo, gli investitori e i competitor aspettano il nuovo piano industriale che verrà svelato il primo marzo, anche per capire quali sono le intenzioni della società visto che più volte Tavares ha sottolineato come i costi di produzione negli impianti italiani siano decisamente maggiori rispetto a quelli di altri Paesi europei.