Covid: Regioni che cambiano colore
Mentre la nuova linea di difesa dalla pandemia Omicron procede verso le prove generali di normalità, l’andamento dei contagi delle ultime settimane evidenzia quasi ovunque un calo di contagi e soprattutto di ricoveri, salvo poche eccezioni.
Dai dati in possesso della Cabina di Regia del Ministero della Salute, si preannuncia un passaggio in zona arancione per le Marche e in zona gialla per la Sicilia.
Le Marche riportano un dato particolarmente alto rispetto alla media delle altre regioni di ricoveri ordinari (+32,5%) e nelle terapie intensive (+27,8%), dati che rendono automatico il passaggio alla fascia di rischio più elevato. Anche la Provincia autonoma di Trento viene monitorata con attenzione in quanto il trend dei ricoveri è prossimo alla soglia del cambio di colore.
La regione del centro Italia va ad aggiungersi a Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Valle d’Aosta. La Sicilia ha registrato un calo di casi già da diversi giorni, ma il passaggio alla zona gialla può avvenire solo dopo due settimane di ricoveri intensivi sotto il 20%.
Umbria, Molise e Basilicata sono per ora le uniche regioni in fascia bianca.
L’attribuzione di un colore alle regioni è comunque destinata ad essere modificata, dal momento che i governatori stessi hanno chiesto al Governo e all’ISS (Istituto Superiore di Sanità) di modificare i criteri di calcolo che fanno scattare il passaggio di colore. L’opzione attesa prevede il conteggio solo delle persone malate di Covid, escludendo i positivi asintomatici ricoverati per altre cause. A breve il governo dovrebbe esprimersi in merito, ma l’orientamento sembra condiviso anche dall’esecutivo.
Insieme a questa revisione, dovrebbero vedere la luce altre misure atte a un ritorno alle abitudini pre-pandemia, come l’eliminazione delle mascherine all’aperto e la riapertura di attività ancora considerate a rischio, con rallentamento delle limitazioni di accesso agli eventi pubblici.
Il cambio di colore da giallo ad arancione, al netto del carico di lavoro degli ospedali, non produrrà particolari effetti per quanto riguarda l’uso del Green pass rafforzato nel passaggio da giallo ad arancione: capienza mezzi pubblici all’80%, supergreen pass nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, spostamenti in altra regione consentiti per motivi di lavoro, necessità e salute.
Analizzando il dettaglio dei dati settimanali forniti dall’ISS si evince ancora una volta che la maggior parte di casi di ricovero e soprattutto di accesso alle terapie intensive riguarda i cittadini che non hanno ancora effettuato alcun vaccino, mentre i casi di positività tra coloro che hanno completato il ciclo vaccinale registrano pochi sintomi o addirittura nessun sintomo e possono tranquillamente attendere la fine del contagio restando nelle proprie abitazioni.
Proprio per questo motivo, rimane sempre valido l’appello del premier Draghi e delle istituzioni in generale che invitano coloro che ancora non l’abbiano fatto, a ricorrere al vaccino il prima possibile.
Pietro Broccanello