Ucraina-Russia: tensioni per un’imminente invasione, si intensificano sforzi diplomatici
Ieri le tensioni Russia-Ucraina hanno mandato al tappeto i mercati finanziari, con gli investitori che temono un’imminente invasione. La diplomazia occidentale minaccia imponenti sanzioni e intensifica gli sforzi per evitare un conflitto.
Ieri le borse europee si sono tinte di rosso con i mercati che hanno cominciato a valutare come probabile una possibile invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Joe Biden ha passato il weekend al telefono con Putin e il presidente ucraino Zelensky senza fare apparenti passi in avanti, anzi, diversi analisti hanno fatto sapere che i prossimi giorni saranno decisivi per capire se ci sarà una guerra. A metà seduta gli indici del vecchio continente trattavano in territorio negativo: il Dax di Francoforte lasciava sul terreno il 3,15%, in buona compagnia con il Cac 40 di Parigi (-3,37%), l’Ibex di Madrid (-2,98%), il Ftse 100 di Londra (-1,95%) e il nostro FtseMib (-3,27%). Il prezzo del Brent lunedì ha toccato il massimo da sette anni sfondando quota 96 dollari al barile, per poi ritracciare verso 94 dollari.
La situazione è precipitata nei giorni scorsi quando alcune ambasciate occidentali a Kiev hanno suggerito ai connazionali presenti di lasciare l’Ucraina con voli commerciali. Parallelamente, lunedì i titoli delle compagnie aeree sono crollati dopo che diverse società hanno deciso di cancellare voli per Kiev mentre l’olandese Klm ha annunciato di aver sospeso il sorvolo dello spazio aereo ucraino fino a nuovo avviso. A metà mattinata è arrivata inoltre una nota da parte dei ministri delle finanze del G7 in cui sottolineava che, in caso di invasione, la Russia andrebbe incontro a sanzioni economiche “enormi e immediate”.
Ieri Olaf Scholz era a Kiev dove Zelensky gli ha detto chiaramente che l’Ucraina considera il Nord Stream 2, il gasdotto che dovrebbe portare il gas russo direttamente in Germania senza passare dal territorio ucraino ma che ancora non ha ottenuto il via libero definitivo da Berlino, come un’arma geopolitica. Dopo l’incontro Scholz ha scritto su Twitter che la Germania è vicina all’Ucraina nel suo percorso europeo e che ”la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non sono negoziabili per la Germania e i nostri partner. Se la Russia dovesse violare l’integrità territoriale, noi e i nostri partner sappiamo cosa fare”.
Oggi invece il cancelliere tedesco è a Mosca, nel tentativo di intensificare gli sforzi diplomatici e scongiurare un conflitto. Un primo passo verso la de-escalation è stato compiuto ieri quando il ministro degli esteri russo, Lavrov, ha riferito a Putin che Stati Uniti e Nato sono pronte per “seri negoziati” con la Russia su diversi aspetti di sicurezza, tra cui una serie di misure per ridurre i rischi militari. Poco dopo il portavoce del leader russo, Dmitry Peskov, ha fatto sapere che Putin avrebbe approvato la bozza di risposta della Russia sulle garanzie di sicurezza agli Usa, con i diplomatici di Mosca che si sono messi al lavoro per finalizzare il testo.