Italia: cresce il consumo di energia elettrica
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, a febbraio l’Italia ha consumato 25,5 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in aumento del 2,8% rispetto a febbraio 2021. Sul fronte industriale invece, è stata osservata una crescita dei consumi del 5% sempre su base annuale, dovuta principalmente alla ripresa dei principali comparti produttivi monitorati.
Nei primi due mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è aumentato del 2,1% rispetto all’anno precedente con febbraio che ha avuto una temperatura media mensile inferiore di circa mezzo grado rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La situazione è simile in tutte le regioni, con il Nord che ha registrato una variazione tendenziale della domanda elettrica del +2,9%, +2,3% il Centro e +2,8% il Sud e le Isole. Sul versante dell’offerta, lo scorso mese la domanda di energia elettrica del Paese è stata soddisfatta per l’86% con la produzione nazionale e per la quota restante (14%), dal saldo dell’energia scambiato con l’estero, con la produzione nazionale netta che ha raggiunto i 22,2 miliardi di kWh.
I dati pubblicati da Terna forniscono una panoramica dettagliata: le rinnovabili che hanno coperto circa il 29% della domanda elettrica, mentre risulta in crescita le fonti di produzione eolica (+32,8%), termica (+19%), fotovoltaica (+16,6%) e geotermica (+1,9%). In calo quella idroelettrica (-51,3%) a causa delle scarse precipitazioni.
Quello energetico è uno dei dossier più ostici che l’esecutivo guidato da Draghi si trova ad affrontare. Per far fronte al caro energia, il governo ha annunciato settimana scorsa un nuovo decreto che, tra le varie misure, prevede il taglio delle accise sul carburante di 25 centesimi al litro e la tassazione degli extraprofitti delle società energetiche, una proposta, quest’ultima, che ha incontrato la bocciatura da parte di Confindustria.