CARBURANTI, TAGLIO DI 25 CENTESIMI FINO AL 2 MAGGIO
Buone notizie sul fronte carburanti per famiglie e imprese: il ministro delle Finanze Franco ha annunciato che un decreto interministeriale estenderà al 2 maggio la misura adottata contro il caro carburanti
Il taglio delle accise su benzina e gasolio di 25 centesimi al litro proseguirà, almeno fino al 2 maggio. È questa la notizia annunciata dal Ministro dell’Economia Daniele Franco al termine del Consiglio dei Ministri di mercoledì, che ha dato il via libera al Documento di Economia e Finanza. Un decreto interministeriale, stilato congiuntamente col dicastero della Transizione Ecologica, estenderà infatti il provvedimento varato lo scorso 22 marzo, che avrebbe dovuto avere validità di 30 giorni, per alleviare ulteriormente l’impatto del caro carburanti. “Oggi ricordo che con decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito Iva, quindi l’abbattimento dell’accisa viene esteso da oggi al 2 maggio” ha dichiarato il Ministro al termine del CdM, nell’annunciare un taglio che, a conti fatti, sarà di circa 30,5 centesimi al litro (25 centesimi più 5,5 centesimi di Iva, calcolata su una base imponibile in cui entrano anche le accise). Il provvedimento in questione rende effettivamente operativa la cosiddetta accisa mobile, ossia un sistema che permette di adeguare l’accisa sul carburante in base alle maggiori entrate di Iva, derivanti dall’aumento dei prezzi delle materie prime, potendo quindi di volta in volta adeguarsi alla reale situazione del Paese. La misura non è certo sconosciuta al Parlamento, dato che già l’aveva prevista nella finanziaria del 2008, salvo poi non discuterne più l’attuazione.
Il provvedimento con il quale il Governo aveva optato per il taglio delle accise, visti i rincari causati dalla guerra in Ucraina, era entrato in vigore il 22 marzo con il decreto ministeriale e il decreto legge recanti “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”. I decreti, almeno inizialmente, prevedevano un taglio delle accise di 25 centesimi per il primo mese, mentre di 15 per il secondo, stante la situazione all’apparenza provvisoria. Solamente l’evolversi della situazione, nelle prossime settimane, potrà far capire a Palazzo Chigi quale sia la giusta via da imboccare, ma detto ciò, resta il fatto che con la nuova aliquota mobile, dovremmo esserci lasciati definitivamente alle spalle il precedente sistema.
Andrea Fortebraccio