Export: Lombardia locomotiva d’Italia con 135 mld di esportazioni
Importanti anche le performance 2020/21, i dati presentati agli Stati Generali dell’Export in Lombardia. Guidesi: “La nostra intenzione è mettere più imprese possibili nelle migliori condizioni per poter ulteriormente contribuire al valore delle esportazioni”.
Lombardia locomotiva dell’export italiano, con 135 miliardi di esportazioni pari al 26% del totale nazionale. Importanti anche le performance del 2020/21 che hanno fatto segnare un +6,6% rispetto al 2019/20 pre pandemia, simile al dato nazionale che ha raggiunto 516 miliardi di euro, un +7.5% rispetto al periodo pre Covid. È quanto è emerso nel corso degli Stati generali dell’Export in Lombardia, organizzati da ICE, Italian Trade Agency e Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, che si sono svolti a Palazzo Lombardia, cui hanno partecipato il presidente Attilio Fontana e l’assessore alle Sviluppo economico, Guido Guidesi.
“Un dato particolarmente significativo è stato quello del fatturato record sulle esportazioni – ha evidenziato Guidesi -. Non vogliamo fermarci, la nostra intenzione, condivisa da tutto il sistema lombardo, è quella di mettere più imprese possibili nelle migliori condizioni per poter ulteriormente contribuire al valore delle esportazioni”. La strategia è quella del continuo confronto con le imprese lombarde e con le associazioni di categoria, finalizzata a mettere in campo strumenti e misure flessibili e concrete nella piena collaborazione tra istituzioni pubbliche che si integrano per fornire strumenti a supporto. E in questa direzione va il protocollo di intenti firmato da Regione Lombardia con ICE lo scorso dicembre.
“Le Regioni sono i nostri partner nell’ambito delle collaborazioni del sistema Paese più vicine al territorio, più vicini alle imprese interpreti delle necessità delle imprese – ha aggiunto Carlo Ferro, presidente di ICE -. Da qualche tempo abbiamo avviato un dialogo che consente di facilitare i nostri interventi. E il nostro obiettivo con questi Stati Generali è quello di poter raggiungere il più numero più ampio possibile di imprese”. La Lombardia per ICE ha rappresentato nel 2020/21 55 iniziative con 1227 partecipanti e oltre 2100
operatori esteri: “Il 58% dei fondi in Lombardia – ha precisato Ferro – sono andati a vantaggio di Fiera Milano”.
Rimane, però, una forte preoccupazione per gli effetti della crisi energetica: “La Cabina di regia nazionale per l’internazionalizzazione e il Patto per l’export sono le sedi in cui tracciare le direttrici per la ripresa di competitività e per far fronte alla crisi energetica – ha detto Fontana -. La straordinaria vitalità del tessuto imprenditoriale lombardo e i dati incoraggianti dell’export 2021 non possono da soli frenare gli impatti su energia, mercati finanziari, commercio internazionale e logistica”. Il presidente di Regione Lombardia si è poi soffermato sugli effetti della crisi russo-ucraina: “Risultano pesantemente compromessi gli scambi commerciali con i Paesi interessati – ha detto – ma è ancor più preoccupante il nuovo shock sui prezzi medi delle materie prime energetiche e non, l’impatto sulle forniture, in termini di disponibilità e tempi di approvvigionamenti, le conseguenze finanziarie sul sistema internazionale dovute al crollo del rublo e alla crisi delle banche russe”.
A livello lombardo, l‘export totale annuo che si concentra in primis nei comparti meccanica, moda, chimica, vale l’1,6% verso la Russia e lo 0,4% verso l’Ucraina: “Tuttavia, quando si parla di crisi energetica, è necessario considerare gli effetti che ne deriverebbero sull’intero sistema imprenditoriale e, purtroppo, anche sulla coesione sociale e politica delle nostre società”. Ferro ha quindi sottolineatocome siano stati messi a disposizione “15 milioni di euro per iniziative di promozione aggiuntive per quei prodotti che erano destinati ai mercati di Russia, Bielorussa e Ucraina che, nel brevissimo termine, devono trovare sbocco su altri mercati”.
Micol Mulè