Mostra d’Arte Museale Internazionale Pro Ukraina Villa Longoni – Desio – Monza Brianza
Consorzio Comunità Brianza in collaborazione con ArteMilo1941Association presentano a Villa Longoni la mostra d’arte del Maestro Ivan Turetskyy e del Maestro Italiano Milo.
L’evento vede il patrocinio del Comune di Desio. L’obiettivo principale dell’evento sarà raccogliere fondi per sostenere le attività e i servizi de La Posteria Sociale di via Grandi 3, spazio che offre alle famiglie bisognose cibo e beni di prima necessità. Un progetto che vede il CCB partner del Comune Di Desio e che rappresenta un modo innovativo di offrire assistenza e aiutare le persone che si trovano in difficoltà a recuperare la dignità personale. In particolare in questo doloroso momento storico che vede il popolo ucraino in una situazione di grande sofferenza e necessità, la Posteria offrirà cibo e beni di prima necessità anche ai profughi che sono già arrivati e che arriveranno sul territorio e alle famiglie del territorio che stanno ospitando nelle loro case i profughi stessi. Sarà possibile visitare la mostra nelle seguenti date:
16 aprile dalle 14 alle 19
17 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 23 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 24 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 30 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19
La mostra avrà un biglietto di ingresso di 5 euro (che andrà a sostenere le spese per il trasporto e l’allestimento delle opere) e sarà possibile aggiungere una donazione libera al momento dell’ingresso che sarà appunto destinata alla Posteria Sociale.
Per accedere non è necessario prenotarsi. Il maestro Turetskyy e l’associazione Artemilo1941Association: Dopo aver conosciuto il Maestro Ivan Turetskyy, la sua pittura e la sua magica vita, l’Associazione Artemilo1941Association ha portato la sua arte in Italia nel 2021 e ha deciso, in accordo con le autorità dell’Ambasciata e Consolato della Repubblica di Ukraina, il titolare della Galleria Portal11 di Kiev e l’Ambasciatrice dell’Arte Vice Presidente del MIUFI Oksana Filonenko, di realizzare le prime manifestazioni museali d’arte in Italia e successivamente in Svizzera.
Dopo il 24 Febbraio 2022 data della guerra tra Russia ed Ukraina ed assistendo alle tragiche conseguenze purtroppo ancora in atto, l’associazione ha deciso insieme all’artista ed al suo team bloccato rispettivamente a Kiev ed a Leopoli, di realizzare un percorso artistico museale che ponesse ulteriormente il focus di questa immane tragedia sulle persone, del popolo ukraino che sta subendo l’oscurità della guerra.
Nota critico – artistica:
Ivan Turetskyy nato nel 1956, è un artista ucraino unico. La sua storia è un percorso verso la forma perfetta, con esperimenti, vasta esperienza visiva e conoscenza enciclopedica. In primo luogo, Turetskyy è un artista di Lviv, Ucraina, già Lvov, Lemberg, nel cuore della Galizia, ai confini dell’Impero dell’Europa orientale, una città di sbiadita gloria asburgica ma una capitale europea con cuore e anima ucraina. Una piccola Praga, gli edifici sono grandiosi, magnifici, il fulcro di una città indipendente e pulsante, molto diversa dal resto dell’Ucraina.
Il suo lavoro rompe gli stereotipi dell’arte ucraina dell’era sovietica e post- sovietica. L’ingresso di Ivan nel mondo dell’arte è atipico: i suoi genitori erano entrambi artisti, lavorarono come scenografi al teatro Stanislaviv dalla fine degli anni ’50, offrendo un’atmosfera creativa per i loro figli; possedevano infatti una collezione privata di etnografia, oggetti prebellici e antichità. Ivan ha iniziato il suo studio con un’analisi dell’arte popolare ucraina prima di passare ai suoi esperimenti personali.
La plasticità ha giocato a lungo un ruolo speciale nelle opere di Ivan Turetskyy: le forme scure o illuminate assomigliano a sagome figurative. Diventano allora visibili le ombre dei suoi capolavori artistici preferiti: scultura barocca e icona bizantina. La connessione consapevole tra forma astratta ed esperienza visiva si nota anche nelle opere dal suo connazionale, il cubo-futurista ucraino Oleksandr Archipenko: “L’arte non è ciò che vediamo, ma ciò che abbiamo dentro di noi”. Ritmi dinamici rotanti, che sono sempre alla base della struttura compositiva delle opere di Ivan, conferiscono loro un’affinità inconscia con le sculture di Archipenko. Poiché né la sensazione di massa né il ritmo possono essere imitati, queste cose sono il frutto della germinazione subconscia.
James Butterwick Gallerista – Esperto d’Arte collezionista londinese. Oggi una delle principali autorità sull’arte ucraina in occidente
Nota bio – artistica Milo:
Milo Lombardo, nato nel Midi, il 15 Agosto del 1941 a Barletta, città della disfida e dalle architetture medievali, dove il sole baciando il mare, da forma all’incredibile natura chiamata Puglia. Aveva iniziato sin da ragazzo come figurativo classico, memore della frequentazione dell’ Accademia del Nudo del Castello Sforzesco di Milano.
Milo ha contatti con pittori, con gruppi e tendenze attivi a Milano (Transavanguardia, Kodra, Crippa, Guttuso, Migneco, Fontana – Corrente Treccani, Rognoni, Bueno, Fiume, Sassu, Celiberti, o nella scultura Manzù, Messina, Pessina, Terruggi ecc..) dove nonostante le influenze possibili e direi inevitabili, e le molteplici ghiotte occasioni di “momento didattico”, Milo percorre una sua strada, sua “parte per se stesso”. Non rinuncia a fondere nel crogiolo di una potente personalità le varie “lezioni” con le doti native ed è quindi questo che lo porta ad essere. artista a pieno titolo. Milo tiene occhi e orecchie aperti, e in tutte le direzioni, recepisce, assimila, riflette, medita, rimastica, interiorizza personalizzando. E suole definirsi ”Figurativo Moderno Individualista”, o “Astrattista Figurativo Moderno” o come oramai tutti lo definisco “Cromatismo Mediterraneo”.
Oggi si trova nella sua pittura forme riconoscibili e colori un poco astratti, moderni. Essendo un Artista a tutto tondo il passo nella scultura da collezione e monumentale fu breve tanto che ad oggi il Maestro ha nel suo curriculum oltre 400 personali in Italia ed all’estero, ben 20 monumenti pubblici in Italia. Innumerevoli sono i Musei e Fondazioni hanno voluto nelle loro collezioni permanenti le sue opere pittoriche e scultoree, tra le quali ricordiamo come ultima l’opera dal titolo l’Abbraccio dei Due Papi presso i Musei Vaticani durante l’udienza ufficiale che il Maestro Milo ha avuto con Sua Santità Papa Francesco il 12 gennaio 2022.