Mef: 12,8 milioni di italiani non hanno versato l’Irpef nel 2020
Il ministero del Tesoro ha comunicato questa settimana una serie di dati sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e le dichiarazioni IVA per l’anno 2020, accendendo la miccia del dibattito pubblico. Il 2020 è stato l’anno dello scoppio della pandemia, caratterizzato da diverse anomalie con il Pil italiano che è crollato del 7,8% in termini nominali e del 9% in termini reali. Il Mef sottolinea come tale contesto negativo abbia avuto un profondo riflesso “su tutti gli aggregati statistici delle dichiarazioni fiscali, sia Irpef sia Iva”.
Il panorama è il seguente: circa 41,2 milioni di contribuenti hanno assolto l’obbligo dichiarativo, in calo di oltre 345.000 unità (-0,8%) rispetto all’anno precedente. Nel complesso, il reddito dichiarato ammonta a 865,1 miliardi di euro (-19,4 miliardi rispetto su anno) per un valore medio di 21.570 euro. Si conferma la divisione tra Nord e Sud, con la Lombardia che presenta il reddito medio complessivo più elevato (25.330 euro) mentre la Calabria quello più basso (15.630 euro).
I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’84% del reddito complessivo dichiarato ma il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 52.980 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 19.900 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.720 euro, quello dei pensionati a 18.650 euro.
L’imposta netta Irpef totale dichiarata è pari a 159,3 miliardi di euro, in calo del 3,5% rispetto all’anno precedente ma ciò che ha fatto alzare molte sopracciglia è il fatto che, al netto degli effetti del bonus Irpef, l’imposta netta risulti pari in media a 5.250 euro e venga dichiarata da circa 30,3 milioni di soggetti, pari a circa il 74% del totale dei contribuenti. Parallelamente, circa 10, 4 milioni di cittadini hanno un’imposta netta pari a zero. Il Mef sottolinea come si tratti prevalentemente di contribuenti con un reddito che rientra nelle soglie di esenzione. Alla fine, se si tiene conto anche dei soggetti la cui imposta netta è interamente compensata dal bonus Irpef e trattamento integrativo, i soggetti che di fatto non versano l’Irpef salgono a circa 12,8 milioni.
Dall’analisi per fasce di reddito emerge come circa solo il 4% dei contribuenti abbia dichiarato più di 70.000 euro, versando il 29% dell’Irpef totale. Il 27% dei contribuenti, che dichiara circa il 4% dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro; in quella tra i 15.000 e i 70.000 euro si posiziona circa il 70% dei contribuenti, che dichiara il 67% dell’Irpef totale.