AUTO, INCENTIVI 2022 A RUBA
Al via gli incentivi auto 2022, ma in poche ore i fondi sono già dimezzati. E per gli esperti esauriranno molto presto. Il Governo rassicura: interverremo.
Gli incentivi messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico per l’acquisto di automobili diesel o benzina a basse emissioni sono andate a ruba in poche ore. Dei 170 milioni stanziati dal Mise, per garantire ai consumatori finali uno sconto sul prezzo delle auto con emissione di CO2 tra 61 e 135 g/km, ne sono rimasti poco più di 70. L’intento era quello di andare a dare una scossa ad un mercato, quello dell’automotive, che più degli altri sta incassando i colpi della crisi. Ma per il Mise i conti sono stati errati. I fondi, infatti, sarebbero dovuti bastare per l’intero 2022, anche se nel solo pomeriggio di martedì, ed a poche ore dall’inizio delle erogazioni, erano già stati più che dimezzati. Il Ministro Giorgetti ha subito aperto a possibili modifiche delle disposizioni in tema di stanziamento, anche se l’effetto “click day” resta un caso da guardare con interesse.
Il motivo di così tanta richiesta è da ricondurre prevalentemente al fatto che i finanziamenti erano già stati annunciati da un paio di mesi, ed i contratti erano stati siglati, ma messi in stand-by, già alla fine del primo trimestre. In questo modo è stato scaricato sulla piattaforma tutto quanto era rimasto bloccato per il lungo periodo. Il problema, ora, riguarda il fatto che i veicoli ormai venduti dovranno essere immatricolati entro 6 mesi, ma anche su questo fattore, il ministro Giorgetti ha promesso una proroga dei tempi vista l’ingente domanda.
Ancor più netto è il dato che riguarda ciclomotori e motocicli non elettrici: in poche ore sono esauriti tutti i 10 milioni di euro stanziati, mentre per le due ruote elettriche rimangono ancora più di 10 milioni dei 15 stanziati in totale. Anche per le automobili elettriche e plug-in la situazione resta simile, visto che sarebbero ancora disponibili 195 milioni per l’elettrico puro a fronte dei 220 milioni stanziati, e 207 milioni per le ibride plug-in a fronte dei 225 milioni. Il contributo per l’acquisto di auto green va dai 3mila euro senza rottamazione ai 5mila con rottamazione, mentre per le plug-in va dai 2mila ai 4mila euro.
I fondi destinati ai motori tradizionali sono destinati, secondo gli esperti, a terminare a breve, ma nessuno esclude che il Governo possa disporre nuovi investimenti per incentivare all’acquisto di una nuova autovettura. La spinta verso il rinnovabile sembra invece non trovare grande riscontro, complici senz’altro i prezzi ancora elevati delle auto elettriche e le rassicurazioni, arrivate anche dall’Europa, che le vetture tradizionali non spariranno totalmente dal mercato nel breve periodo.
Andrea Fortebraccio