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    GIANLUCA MANESSI, L’AUTORE DI “PORTA TANTA LUCE NEL TUO CUORE” SI RACCONTA

    GIANLUCA MANESSI, LAUTORE DI PORTA TANTA LUCE NEL TUO CUORESI RACCONTA
    Porta tanta luce nel tuo cuore” è il primo romanzo firmato da Gianluca Manessi, pubblicato dalla casa editrice veronese Tara Editore. Ma scopriamo di più.
    Ciao Gianluca, raccontaci un podi te. Di cosa ti occupi?
    Mi chiamo Gianluca, nome che ho cominciato ad apprezzare solamente da adulto… prima non mi piaceva molto, ho 42 anni e vivo nella provincia bresciana. Prima di tutto: vivo! Come tutti. Rifletto, faccio programmi, redigo strategie di sopravvivenza (dato il caro bollette, rincari, aumenti vari) e dedico la maggior parte del tempo, che mi rimane dopo avere adempiuto al dovere professionale, allo stare in mezzo alla gente. Mi piace ascoltare, rimanere connesso “alla rete” degli sguardi, sorridere a tutti, abbracciare e giocare, soprattutto con i tre miei nipotini (12, 9 e 4 anni).
    Com’è nata l’idea della stesura del tuo romanzo “Porta tanta luce nel tuo cuore? C’erano stati altri progetti in passato?
    Questo è il mio primo romanzo. Felice di averlo pubblicato!Avevo scritto la prima bozza nel 2014, dopo la separazione con la mia ragazza di allora. Poi, a distanza di 5 anni, nel 2019, conobbi Eliana Volpato, fondatrice della casa editrice Tara Editore (Lavagno – Vr), lesse la bozza, la commentammo insieme e mi diede dei suggerimenti affinché la riguardassi e riscrissi. Seguii il suo suggerimento.
    Il libro è andato sold out, come ti senti dopo questo risultato? Te lo aspettavi?
    Mentre sto raccontandomi, la tipografia sta stampando la terza ristampa. Sono poche le copie che io e Eliana abbiamo deciso di rimettere sul mercato, ma la soddisfazione è tanta. Più che del risultato della vendita del romanzo, aspettavo di arrivare a sentirmi sicuro di quello che sto facendo, di non sentirmi in imbarazzo per quello che ho svelato di me scrivendo la storia riportata nel romanzo. Buffo, ma è assolutamente vero che a dire la verità ci si scopre liberi (dalle inibizioni) e leggeri (dal peso del tenere tutto dentro e nascondere sé stessi).
    Raccontaci del tema, cosa si può dire calando nel mondo contemporaneo i concetti che tu bene descrivi?
    Il romanzo racconta la storia d’amore tra due persone.Dalla prima fase della scoperta si arriva all’innamoramento, poi alla separazione e infine si arriva al perdono. Un processo di trasformazione che mette i due protagonisti a dura prova. Una relazione abbastanza moderna. Sembrerebbe. La reale interpretazione della storia, invece, sta nello svelarvi me stesso. Chi ero e chi sono, ora. Anche questa riflessione sembrerebbe abbastanza modernaOggigiorno tutti noi abbiamo a che fare con i nostri demoni e con i nostri angeli. C’è anima risparmiata, su questo pianeta, che non si metta a fare i conti con sé stessa?Bene! Eccone l’opportunità. Perlomeno, ciò che ne può diventare tale. Ecco qual è stato il mio processo di trasformazione (raccontato attraverso la metafora del romanzo):
    Non importa quanto io sto bene, ma la qualità di quel bene(ssere) cosa porta dentro di me affinché del mio stare bene (della mia presenza qui sulla Terra) ne possano beneficiare gli altri. Chi mi sta vicino, conosciuti e sconosciuti.
    Quanto è importante la lettura al giorno d’oggi?
    Quanto ogni altro senso donatoci, perché la “lettura” rivolta a produrre benessere collettivo, ed equanime, è possibile avvenga soltanto attraverso tutti e 5+1 i sensi conosciuti oggi.
    Cosa ti ha ispirato o a cosa ti ispiri quando vuoi scrivere?
    Porto sulla mia pelle una frase, che dice: da qualsiasi angolatura si guardi l’esistenza, questa è la cosa più impermanente che possa esserci. Sorrido perché la vita è bella! Scrivo (racconto a voce, anche) del regalo più grande che possano avermi fatto, cioè che la vita è un dono e che non è imbarazzante mostrarne la sua vulnerabilità. Se la voglia di amarsi e amare, incondizionatamente, vince sul timore di esprimerlo, allora seguo l’istinto. Vado di cuore! Sempre! Ho vissuto con paura, ansia, attacchi di panico per 20 anni.
    Next step: ora decido io chi sono! “Ora sono io il capitano della mia anima” (cit. Nelson Mandela).
    Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
    Giocare, divertirmi e sorridere, sempre, con la consapevolezza di un adulto che lo fa mettendosi a pensare con la testa del bambino che è stato anni fa. Voglio raccontare! Mettere semi nei cuori e lasciare che siano i cuori stessi a fare da soli. Voglio fare di questa pubblicazione un messaggio da portare in giro, anche ai più giovani: abituarsi a mollare le regole che condizionano la possibilità di esprimere liberamente le proprie caratteristiche personali, per metterle a disposizione del mondo che abbiamo attorno a noi e sostituirle alla cose appartenenti alla classifica dell’immagine apparente (grado sociale, culturale, religioso etc etc…) che produce avidità, discriminazione, odio e robe del genere.
    La vita non è soltanto bella, è una grande figata!
    Grazie Gianluca, e complimenti!
    Andrea Valsecchi

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