domenica, Novembre 24, 2024
More
    Home Prima pagina Rifiuti, progetto di Ecopolietilene per migliorare la raccolta della plastica. Obiettivo: recuperare...

    Rifiuti, progetto di Ecopolietilene per migliorare la raccolta della plastica. Obiettivo: recuperare i beni in polietilene

    Rifiuti, progetto di Ecopolietilene per migliorare la raccolta della plastica. Obiettivo: recuperare i beni in polietilene
    Il consorzio per la gestione dei beni in polietilene, in collaborazione con Nappi Sud ed Ecolight Servizi, ha dato vita in provincia di Salerno al progetto di identificazione dei rifiuti di beni in polietilene in ambito urbano. «Una gestione virtuosa dei rifiuti inizia da una raccolta di qualità», spiega il direttore Dezio
    Aumentare il recupero dei beni in polietilene migliorando la selezione dei rifiuti in plastica. Ecocopolietilene, consorzio per la gestione dei rifiuti dei beni in polietilene, insieme con Ecolight Servizi e Nappi Sud, azienda specializzata nel trattamento dei rifiuti, ha dato vita a un progetto pilota che ha permesso di monitorare la presenza di beni in polietilene nella raccolta della plastica dura in provincia Salerno. Su 10 kg raccolti, più di 5 sono riconducibili a questa specifica tipologia di rifiuto che è interamente riciclabile.
    «Dopo la sperimentazione fatta nella provincia di Cuneo e quella in corso in provincia di Treviso, continuiamo a monitorare i conferimenti di rifiuti plastici che vengono fatti nelle isole ecologiche per capire l’incidenza dei beni in polietilene e individuare delle possibili nuove modalità di raccolta differenziata», premette Giancarlo Dezio, direttore generale del consorzio Ecopolietilene. «L’obiettivo è favorire il processo di recupero e riciclo, potenziando la filiera circolare dei beni in polietilene per una tipologia di rifiuto che è riciclabile al 100% e può dare vita a materie prime seconde da impiegare in nuovi processi industriali». Il problema è riuscire a intercettare questi rifiuti all’interno delle raccolte di plastica: i prodotti che rientrano nella “famiglia” dei beni in polietilene sono molti e molto diversi tra loro. Possono infatti essere arredi e contenitori, teli usati in agricoltura e tubi, imbarcazioni e attrezzi per cucina.
    Il progetto di “identificazione di rifiuti di beni in polietilene in ambito urbano” che si è svolto nello scorso mese di maggio, ha coinvolto due differenti isole ecologiche posizionate rispettivamente nei comuni di Ceraso e Campagna, in provincia di Salerno. Prendendo in considerazione le sole unità di carico destinate alla raccolta delle frazioni con codice CER 20 01 39 (plastica), sono state analizzate complessivamente oltre 3 tonnellate di rifiuti plastici, delle quali 2.260 kg provenienti da Ceraso e 780 da Campagna. Nelle unità di carico dedicate alla plastica sono stati trovati imballi rigidi leggeri come secchi e flaconi, cassette per l’ortofrutta, PVC (infissi e tapparelle) e beni in polietilene, ma anche rifiuti che ben poco avevano a che fare con la plastica come carta, vetro, metalli, legno, gomma e RAEE.
    Oltre il 22% di quanto conferito è risultato un bene in polietilene, individuato in bins, tubi, reti ombreggianti, cassette edilizia, casalinghi con marchio PE, arredamento da esterno e giocattoli non elettronici. Considerando i soli rifiuti plastici conferiti, la percentuale dei beni in polietilene sale a oltre il 50%. Prossimo passaggio del progetto potrebbe essere il posizionamento di un cassonetto dedicato alla raccolta dei soli rifiuti di beni in polietilene.
    «La qualità della raccolta è il punto di partenza per dare origine una gestione virtuosa dei rifiuti», prosegue Dezio. «Ecopolietilene proseguirà con monitoraggi sulla raccolta urbanaper incrementare le quantità dei beni in polietilene raccolti e avviati a recupero, ma anche per far conoscere sempre più questa tipologia di rifiuto: essendo interamente riciclabile, è una risorsa che può essere reimmessa nei cicli di produzione di moltissimi oggetti, con risparmi in termini energetici di consumo di materie prime, nonché minor inquinamento».
    Ecopolietilene – consorzio per la gestione dei rifiuti di beni in polietilene, Ecopolietilene è un sistema autonomo, senza fini di lucro e riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.  È composto dalle aziende produttrici, dai distributori e dai riciclatori dei beni in polietilene e nasce dalla professionalità e dal know-how nella gestione dei rifiuti maturata dal Sistema Ecolight, al quale fanno riferimento il consorzio Ecolight ed Ecolight Servizi, società che si occupa della gestione integrata dei rifiuti professionali generati dalle aziende.
    www.ecopolietilene.it
    Ufficio Stampa consorzio Ecopolietilene: Eo Ipso
    Marco Parotti – 340.9665279 mparotti@eoipso.it

    Most Popular

    Oltre 118.000 imprese italiane a rischio usura: un fenomeno allarmante

    Negli ultimi tempi, l'Italia sta affrontando un preoccupante aumento del numero di aziende in difficoltà economica, con oltre 118.000 imprese esposte al rischio di...

    “Le Monde”: l’economia tedesca in crisi preoccupa Brescia e la sua industria

    In un approfondimento firmato dal giornalista Allan Kaval e pubblicato dal prestigioso quotidiano francese Le Monde, si esplora il legame tra Brescia, una delle...

    Ucraina, Volodymyr Zelensky a Fox News: “Al momento non abbiamo forze per respingere Putin ai confini del 1991”. L’ipotesi è di riprendersi la Crimea...

    Dopo quasi tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, gli ucraini continuano a resistere all'aggressione russa, ma fanno anche i conti...

    2024: Un’analisi del PIL Regionale e le sfide per l’economia italiana

    L'aggiornamento autunnale di Banca d'Italia ha mostrato un rallentamento significativo nell'economia lombarda, con una crescita del PIL contenuta allo 0,4%, segnando una netta discontinuità...

    Recent Comments