Muratov: medaglia del Nobel per la Pace all’asta. Ricavato ai bambini ucraini sfollati
A fine marzo, il quotidiano russo Novaya Gazeta ha sospeso le pubblicazioni, una decisione causata dalle nuove leggi di Putin sull’informazione post invasione, ma le sue firme fanno ancora parlare di sé. Ieri, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, il direttore del più famoso giornale russo indipendente, Dmitry Muratov, ha messo all’asta la medaglia ricevuta per il Premio Nobel per la pace, decidendo di devolvere tutti i proventi all’Unicef che li destinerà ai bambini sfollati a causa della guerra.
Muratov vinse il premio Nobel nell’ottobre del 2021 assieme alla giornalista filippina Maria Ressa, ottenendo anche mezzo milione di dollari che aveva già deciso di dare in beneficienza. La medaglia (175 grammi di oro a 23 carati) in sé ‘vale poco’, circa 10.000 dollari se si tiene conto unicamente del prezioso metallo, ma fin dall’annuncio dell’iniziativa si parlava di potenziali offerte da centinaia di migliaia di dollari.
L’asta si è tenuta all’Heritage Auctions di New York e lunedì mattina le offerte avevano superato i 500.000 dollari. Novaya Gazeta è famosa per essere una delle poche voci ‘libere’ in Russia e lo è stato fin dalla sua nascita, anche grazie ai coraggiosi reportage di Anna Politkovskaja sulla seconda guerra cecena, un conflitto dove la Federazione Russa guidata da Putin ha agito con violenza brutale. Politkovskaja denunciò ciò che aveva scoperto, dalle torture alla giustizia sommaria, e dichiarò che le azioni della Russia in Cecenia dimostravano la vera natura di Putin, all’epoca accolto con favore nei maggiori consessi internazionali. Finì assassinata da dei sicari nel 2006.
Redazione