Borse al rialzo, ma l’inflazione non cala
Grazie alla riduzione delle restrizioni anti-Covid della Cina le Borse europee sono al rialzo. Anche Wall Street, che si appresta a chiudere il peggior semestre dal 1970 (-18%) per la prima volta è tornata positiva. Tuttavia l’inflazione rimane molto alta e rimane il principale tema su cui intervenire al più presto. La Bce, che sta tenendo proprio ora il suo Forum annuale, dopo aver già annunciato l’aumento dei tassi di riferimento per luglio (è la prima volta in 11 anni), ha espresso per bocca della sua presidente Lagarde la possibilità, se sarà necessario, di una ulteriore stretta a settembre per piegare l’inflazione ed evitare una recessione.
Le Borse europee, che tra i 2 anni di Covid e la più recente guerra in Ucraina hanno conosciuto una situazione d’incertezza e di crisi economica solo raramente conosciute prima, stanno ora con fatica cercando di rialzarsi anche grazie al parziale miglioramento delle altre Borse mondiali rispetto agli scorsi mesi.
In particolare, le recenti riduzioni delle misure anti-Covid in Cina e l’aumento degli acquisti sui titoli dell’energia e delle materie prima stanno ridando maggiore fiducia agli investitori. Pechino ha appena deciso di ridurre le misure di quarantena, passando dalle 3 settimane obbligatorie a 10 giorni, per i visitatori in arrivo, in accordo con le linee guida Covid-19 della Commissione sanitaria nazionale.
I nuovi arrivi e i contatti stretti dei pazienti infetti devono trascorrere 7 giorni in quarantena controllata, quindi monitorare attentamente la propria salute per altri tre giorni a casa, secondo il protocollo del governo diffuso ieri.
Si tratta di un periodo nettamente inferiore ai 21 giorni che venivano richiesti prima, e questo non può che significare un rialzo dei titoli del settore viaggi e una ripresa (seppur graduale) dell’economia.
Anche Wall Street ha cominciato la settimana al rialzo dopo aver attraversato un semestre nero, il peggiore dal 1970, che verrà certo ricordato per lungo tempo. Anche la Borsa USA ha iniziato a beneficiare dell’ottimismo provocato dall’allentamento delle misure sui viaggi in Cina, insieme all’attenzione rivolta alle banche, con molti istituti che hanno deciso di alzare i dividendi.
Di conseguenza si prospetta un periodo di maggior respiro e di rialzo anche per le Borse continentali, ma l’attenzione degli operatori rimane alta sul tema dell’inflazione e sulle azioni delle banche centrali. A Sintra, in Portogallo, dov’è in corso il Forum annuale della Bce, si sta cercando un confronto e la messa a punto di un piano per piegare l’inflazione evitando una possibile recessione.
Nel suo discorso introduttivo la presidente della Bce Christine Lagarde ha ribadito che l’inflazione nell’Eurozona è molto alta, oltre i livelli ammissibili, e rimarrà tale ancora per un certo periodo di tempo. Per far fronte a questa grande sfida la Bce aveva già annunciato la volontà di alzare i tassi di riferimento a partire da luglio, stringendo le maglie rispetto alla politica economica degli ultimi 10 anni. Ma se il quadro dell’inflazione dovesse deteriorarsi ulteriormente, è già stata annunciata la possibilità di un aumento ancora più consistente dei tassi a settembre. Le decisioni, come sempre, saranno strettamente legate all’andamento dei dati.
Lagarde ha inoltre ribadito il progresso sulla messa a punto di uno scudo anti-spread e sottolineato che la Bce ha significativamente rivisto al ribasso le stime di crescita per i prossimi 2 anni, ma ha anche affermato che si aspetta ancora tassi di crescita positivi grazie alle misure in atto contro la perdita di slancio economico.
Intanto anche a Piazza Affari alcuni titoli proseguono il recente trend positivo in termini di aumento di capitale e di nuovi contratti. Tra tutti gli occhi sono puntati in particolare su Saipem, Mediobanca, Generali Ass, Leonardo e Tenaris.
Pietro Broccanello