Siccità in Lombardia: richiesto lo stato di emergenza
Il problema della siccità destava già preoccupazioni negli ultimi mesi, ora è diventato un problema serio. Qualche giorno fa il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha inviato la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale al Consiglio dei Ministri, allegando una dettagliata relazione tecnica sulla situazione di criticità per le condizioni di elevato deficit idrico. Diversi comuni hanno già ridotto il consumo di acqua solo alle attività strettamente indispensabili, per contenere gli effetti della crisi sulla popolazione e sul sistema agricolo.
La situazione meteo-idrologica degli scorsi mesi in Lombardia ha portato negli ultimi tempi a un deficit idrico generalizzato, tale da costringere diversi comuni a vietare ai cittadini l’uso di acqua per le attività non strettamente necessarie, e la regione stessa a chiedere lo stato d’emergenza nazionale.
Quest’anno il caldo è arrivato prima del solito, inoltre piove decisamente troppo poco rispetto alle esigenze idriche lombarde, e lo stato di siccità ha raggiunto condizioni critiche proprio in questo periodo.
Situazione che ha costretto il presidente Attilio Fontana ad inviare negli scorsi giorni una richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale al Consiglio dei Ministri. La situazione meteorologica del periodo novembre 2021 – giugno 2022, ha spiegato Fontana, ha portato a una situazione non più contenibile e per la quale è necessario adottare specifiche misure per contenerne gli effetti sulla popolazione e sul sistema agricolo.
Proprio rispetto al settore dell’agricoltura il presidente lombardo ha sottolineato come sin dall’inizio di queste criticità Regione Lombardia abbia attivato tutte le procedure necessarie per fare in modo che il primo raccolto fosse garantito, anche e soprattutto grazie ad accordi mirati con i gestori idroelettrici.
A questo riguardo Fontana ha intimato la necessità che le attuali “erogazioni irrigue” continuino almeno fino al 15 luglio “per non vanificare tutto quanto fatto finora”.
L’assessore al Territorio della Regione Lombardia, Pietro Foroni, ha invece spiegato come l’attuale crisi idrica non abbia coinvolto in maniera critica, per il momento, il settore idropotabile.
Gli interventi per fornire assistenza e salvaguardare la popolazione, insieme a quelli necessari per il ripristino delle reti infrastrutturali, sono oltre 600 per i settori idropotabile e irriguo, per un totale di 24 milioni di euro.
A queste attività vanno aggiunti altri circa 70 interventi necessari per ridurre il rischio nelle aree colpite dagli interventi emergenziali, per un totale di 73 milioni di euro.
Si spera in un rapido miglioramento della situazione, confidando negli interventi e negli aiuti nazionali congiuntamente a un ipotetico aumento delle piogge.
Pietro Broccanello