Al via la campagna nazionale di sensibilizzazione “Prevenzione incidenti ed annegamenti in età pediatrica”
La campionessa olimpica di sci Federica Brignone, il campione del mondo di calcio Gianluca Zambrotta, il recordman di apnea Nicola Brischigiaro e il presidente di Assopiscine Ferruccio Alessandria, insieme per sensibilizzare i genitori e operatori del settore dai pericoli degli annegamenti in età pediatrica.
Con l’arrivo dell’estate ogni specchio d’acqua, si tratti di mare, laghi, fiumi, piscine o parchi acquatici, è preso d’assalto in particolare da giovani e bambini in cerca non solo di refrigerio ma soprattutto di divertimento e, senza le dovute precauzioni, il pericolo di incidenti è dietro l’angolo. Per questa ragione è stata lanciata una campagna nazionale di sensibilizzazione con spot TV e radiofonici, in onda sulle principali emittenti nei mesi di luglio ed agosto, destinata a famiglie e operatori del settore per tenere alta l’attenzione sulla sicurezza in acqua.
Il messaggio è semplice e molto chiaro: “L’acqua è il simbolo della vita, è amore e divertimento! Non lasciamoli mai da soli in acqua e non perdiamoli mai di vista!”. A farsi portavoce la campionessa olimpica di sci Federica Brignone, il campione del mondo di calcio Gianluca Zambrotta, il recordman di apnea Nicola Brischigiaro – nonché tra i massimi esperti in educazione acquatica familiare – e il presidente di Assopiscine, Ferruccio Alessandria, insieme per collaborare attivamente all’opera di sensibilizzazione sul tema dei pericoli di annegamento in età pediatrica.
I bambini e i giovani sono infatti i più colpiti dal fenomeno degli incidenti acquatici e ancora tanti, purtroppo, risultanomortali. Secondo i dati dell’OMS, in Europa perdono la vita circa 5mila bambini di età compresa tra 1 e 4 anni e, in tutto il mondo, sono oltre 175mila i decessi dovuti all’annegamento tra 0 e 17 anni. Senza contare i semi-annegamenti, che superano in maniera significativa gli annegamenti veri e propri, con conseguenze molto gravi e invalidanti per chi viene coinvolto, che può riportare danni fisici e cerebrali – quali deficit neurologici, fisici ed altre patologie – anche permanenti.
L’Italia con il suo clima mite, i suoi 8000 km di coste, laghi e fiumi balneabili è uno dei paesi maggiormente esposti agli annegamenti e semi-annegamenti. Secondo i dati diffusi dall’ISS sono centinaia ogni anno gli incidenti acquatici e ancora troppe le giovani vite spezzate per una banale distrazione o per un’imprudenza che nell’acqua può essere fatale, tenendo conto che la morte per annegamento sopraggiunge in un tempo variabile che oscilla tra circa 3 e 6 minuti totali. Oltre alle acque libere, molti sono gli incidenti che si verificano nelle piscine pubbliche e private o nelle mini-piscine coinvolgendo in particolare i più piccoli.
Per questo Assopiscine ha adottato con convinzione la campagna di sensibilizzazione ideata da Nicola Brischigiaro, promossa dall’associazione Acquatic Education e concepita insieme agli esperti del Ministero della Salute e dell’ISS: “Mettere in sicurezza la propria piscina è un dovere sociale – fanno sapere in una nota -. Infatti, è importante favorire non solo l’attuale ed eccellente lavoro capillare sul territorio di operatori capaci di intervenire con rapidità ed efficacia, ma soprattutto è prioritario, sensibilizzare, istruire ed educare, nel modo più consono, più dinamico e duraturo, coloro che per primi devono sovrintendere alla sicurezza acquatica dei bambini: ossia i loro genitori”.
Micol Mulè