Il Cremlino pensa di tenere i referendum nel Donbass entro agosto
Putin ha fretta di ufficializzare il passaggio delle zone orientali conquistate del territorio ucraino, dall’amministrazione di Kiev all’area di influenza di Mosca. Secondo quanto riportato dal quotidiano russo Kommersant, il Cremlino avrebbe in mente di tenere i referendum nel Donbass entro il mese di agosto. A tale proposito, sarebbero in corso preparativi tecnici per imbastire potenziali consultazioni nel Lugansk e nel Donetsk da svolgersi in contemporanea.
Nel frattempo, ieri Finlandia e Svezia hanno firmato i protocolli di adesione alla NATO. “Un momento storico” ha detto il Segretario Jens Stoltenberg, il quale ha così dato il via ufficialmente al processo di ratifica da parte degli alleati della Nato, che comunque richiederà un po’ di tempo per essere completato. Non si è fatta attendere la risposta del Cremlino. Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha affermato che il ministero della Difesa russo ha dei piani a cui sta lavorando in merito all’allargamento dell’Alleanza Atlantica ai due paesi del nord Europa, ma è rimasto molto generico.
L’entrata nella NATO di due paesi appartenenti a quello che fu il “blocco occidentale”, ma storicamente neutrali sullo scacchiere internazionale, è uno dei numerosi frutti (marci) della guerra scatenata da Putin. Sul tema è tornato anche Sergio Mattarella, il quale, in visita in Mozambico, ha affermato che una delle “conseguenze gravissime” dell’invasione russa dell’Ucraina “è il ritorno in questo millennio di un criterio che pensavamo relegato nei secoli passati, quello per cui un paese più grande e più forte può considerarne uno più piccolo e più debole come una preda da conquistare”.
Redazione