Putin a Teheran la settimana prossima per un trilaterale con Raisi ed Erdogan
Martedì 19 luglio Putin lascerà la madrepatria per recarsi a Teheran dove terrà colloqui con il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, e quello turco, Recep Tayyip Erdogan. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Il viaggio del presidente Putin a Teheran è in preparazione. Ci sarà un incontro tra i capi degli Stati garanti del processo di Astana, un processo per promuovere la regolamentazione siriana”. Oltre al trilaterale, ci sarà anche un bilaterale Putin-Erdogan.
Nel mezzo della guerra in Ucraina, di cui per ora non si intravede nemmeno un cessate il fuoco, Putin cerca di rinsaldare i rapporti con i vicini di casa. Il capo della Commissione economica del Parlamento iraniano, Mohammadreza Pour-Ebrahimi, aveva riferito all’agenzia di stampa statale Irna che dopo l’ultimo viaggio di Raisi in Russia, “si è creata un’atmosfera positiva” riguardo alla cooperazione economica tra Mosca e Teheran. Ma i rapporti tra i due Paesi vanno ben oltre l’intesa economica.
Ieri il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, ha affermato che, secondo le informazioni di intelligence raccolte da Washington, l’Iran si starebbe preparando a fornire alla Russia centinaia di “droni e anche droni armati da utilizzare in Ucraina” con l’obiettivo anche di addestrare i russi sul loro utilizzo. Le parole di Sullivan rientrano nella strategia degli Stati Uniti di declassificare alcune informazioni segrete al fine di cercare di condizionare lo sviluppo degli eventi e il comportamento degli attori in campo. Non si sa se Teheran abbia già effettuato delle consegne di Uav (unmanned aerial vehicle) a Mosca, ma la notizia non sorprende più di tanto visto che l’Iran è da anni che sviluppa un programma avanzato di droni, da tempo sotto stretta osservazione da parte di Washington.
Redazione