Da CDP 63 milioni per la riqualificazione del patrimonio edilizio di Unito
Un piano per l’ammodernamento strutturale e tecnologico delle sedi, la ridefinizione funzionale degli spazi e la creazione di nuove opere (ReInventing UniTo) al fine di contribuire alla competitività dell’Ateneo anche a livello internazionale. Questa la strategia al centro dell’accordo siglato tra Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Università di Torino, che prevede un finanziamento da 63 milioni per la riqualificazione e lo sviluppo della realtà accademica piemontese.
Il progetto consentirà un utilizzo più efficiente degli spazi e la creazione di nuove aule, biblioteche e laboratori per oltre 80.000 studenti e 4.000 fra docenti e personale tecnico-amministrativo. Questo è il primo finanziamento concesso da CDP nell’ambito del programma di interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico da 1,4 miliardi promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca
Si tratta di un piano articolato su tutto il territorio regionale, che si ispira ai principi ESG (Environmental, Social and Governance) e del New European Bauhaus e che intende migliorare, tra l’altro, la qualità degli spazi della didattica, dell’amministrazione e dei laboratori, oltre alla riqualificazione delle aree dell’orto botanico, generando in questo modo un impatto positivo sulle persone.