L’Italia s’è dest(r)a
Fratelli d’Italia vince queste elezioni, trascinando con sé tutta la coalizione di centrodestra. In una notte passata in fretta, sin dalle prime ore è stato chiaro il trend generale: la campagna del centrosinistra a trazione PD ha fallito su tutti i fronti, non ha sensibilizzato l’opinione pubblica sul rischio fascista a destra, non ha drenato consenso al sud ai Cinque Stelle, non ha recuperato consenso dal Terzo Polo, con la sirena del voto utile.
Ottimo risultato invece per Conte; terzo partito, terza coalizione (e detentore teorico del titolo di Terzo Polo) e primo partito in molte città del Sud. Chiude questa rapida parata il cartello Renzi-Calenda, che fa una buona partenza, ma senza l’abbrivio che alcuni sondaggi prospettavano.
Parlando di partiti, performance deludente per Salvini, scivolato sotto il dieci percento e pronto spiritualmente per le inevitabili rimostranze interne. Guadagna terreno Forza Italia, che senza muoversi molto, come percentuali, insidia l’alleato Lumbard da vicino. Sorpresa più Europa che corteggia la soglia di sbarramento, contro ogni previsione.
Il quadro dipinto segna una maggioranza netta in entrambe le camere, salvo ribaltoni dovuti a ricorsi nei collegi uninominali. Si attende nei prossimi giorni l’ascesa al Quirinale dei partiti di centrodestra, con l’indicazione, come da impegni di campagna elettorale, di Giorgia Meloni come Presidente del Consiglio.