Salgono il gas e lo spread: Borse incerte
Al secondo test dei mercati dopo le elezioni parlamentari, le Borse europee perdono lo slancio iniziale, complice anche il calo accusato da Wall Street con il Dow Jones che ha chiuso sui minimi di quest’anno. L’euro resta debole sotto quota 0,97 dollari, mentre il prezzo del gas schizza del 10% dopo i danni subìti dai gasdotti Nord Stream. A Piazza Affari bene Nexi e Unicredit, mentre il Tesoro assegna tassi in rialzo in asta Btp.
Dopo l’iniziale e imprevista fiammata post elezioni italiane, le Borse europee tornano incerte e volatili, anche a causa dei recenti avvenimenti. Gli investitori continuano a guardare ai dati macroeconomici da un lato e alle Banche centrali dall’altro (che continuano ad annunciare nuove strette monetarie).
Secondo molti il rischio di una recessione globale all’orizzonte è alto, complici appunto anche le politiche restrittive delle principali Banche centrali del mondo. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha affermato che una situazione come quella attuale, con l’inflazione alle stelle e bassa crescita, potrebbe anche diventare la nuova normalità.
Le Borse europee (e mondiali) hanno risentito infatti del forte calo accusato da Wall Street, con il Dow Jones e S&P che l’altro ieri hanno chiuso ai minimi dal 2020 (-1,1%). Anche se l’assestamento dei rendimenti dei titoli del Tesoro ha dato un minimo di sollievo agli indici, reduci da cinque sedute consecutive in calo, con il Dow Jones finito in territorio “orso” (-20% dal suo recente massimo).
Complici anche gli avvenimenti degli ultimi giorni, tra cui i danni ai gasdotti Nord Stream che sono stati definiti “senza precedenti” dallo stesso operatore del gasdotto Nord Stream Ag e hanno fatto volare il prezzo del gas ad Amsterdam. I danni hanno coinvolto nello stesso giorno contemporaneamente tre linee di sistema dei gasdotti offshore del sistema NS. La Russia ha dichiarato tramite il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov di “non escludere” che possa trattarsi di un sabotaggio.
Incerto anche il FTSE MIB che affronta il secondo test dei mercati da dopo il voto, con l’asta BTp che ha visto tassi in aumento e buona domanda. Il Tesoro ha assegnato in asta short term BTp a 2 anni e BTp-i a 10 anni per 3,75 miliardi di euro complessivi con rendimenti in forte rialzo.
A Piazza Affari tutti gli occhi sono puntati su Nexi che ha presentato il proprio piano industriale, dove prevede di realizzare una crescita media annua del 9% circa per i ricavi e del 14% circa per il margine operativo lordo nel periodo 2021-2025. Anche Unicredit regge grazie alla revisione al rialzo del giudizio di JP Morgan, in un contesto positivo per il comparto bancario.
Sul fronte dei cambi l’euro rimane debole nei confronti del dollaro, segnando nuovi minimi da 20 anni a questa parte a quota 0,95. Anche peggiore è la situazione della sterlina, che lunedì ha toccato il suo minimo storico rispetto al dollaro. I mercati sono rimasti molto colpiti e preoccupati dall’annuncio del nuovo governo di Liz Truss di un enorme piano di stimoli fiscali concentrato principalmente sul taglio delle tasse ai ricchi. La notizia ha impensierito i mercati a vari livelli, visto che il governo UK dovrà aumentare significativamente il debito pubblico in un momento in cui i tassi salgono.
Pietro Broccanello