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    Ucraina, referendum farsa: il 30 settembre possibile annuncio di Putin sull’annessione dei territori occupati

    Ucraina, referendum farsa: il 30 settembre possibile annuncio di Putin sull’annessione dei territori occupati
    Ieri era l’ultimo giorno dei referendum farsa tenutisi nei territori ucraini occupati dai russi e, secondo quanto dichiara il ministero della Difesa britannico, il 30 settembre Putin potrebbe annunciare l’adesione di tali zone alla Federazione Russa. Venerdì, infatti, il leader del Cremlino parlerà all’Assemblea federale e questa potrebbe essere l’occasione giusta per dichiarare ufficialmente l’annessione dei territori in mano ai russi.
    Inoltre Mosca, con un tempismo perfetto, ha fatto sapere che la porta dei negoziati è aperta. Il portavoce del presidente, Dmitry Peskov, ha riferito che la Russia “resta pronta a negoziare” con Kiev ma mentre la situazione cambia, cambiano anche le condizioni”. Un implicito riferimento al fatto che le quattro regioni ucraine che verranno annesse saranno fuori dal tavolo delle trattative. L’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Joseph Borrell, ha dichiarato che l’Unione Europea considera illegali tali consultazioni e che “ci saranno conseguenze per tutte le persone che hanno preso parte all’organizzazione di questi referendum illegali e che li hanno sostenuti”,
    La posizione del Cremlino è quella di un vantaggio apparente: con i referendum Putin vuole segnare un punto di non ritorno nella guerra ma la verità è i russi hanno abbandonato migliaia di chilometri quadrati precedentemente occupati. E ora il Cremlino deve fare i conti anche con un fronte interno. Peskov ha sottolineato che non è in grado di dare una cifra di coloro che stanno abbandonando il Paese dopo l’annuncio della mobilitazione parziale. Secondo una fonte interpellata da Novaya Gazeta Europe, il servizio di sicurezza russo (FSB) avrebbe riportato circa 260.000 uomini che sono fuggiti per scampare al reclutamento. Le destinazioni più gettonate, ovviamente, sono i Paesi adiacenti: il ministero degli Esteri della Georgia ha riportato oltre 10.000 arrivi al giorno nel Paese negli ultimi giorni, mentre l’altro ieri la Finlandia ha registrato l’ingresso di oltre settemila russi attraverso il confine via terra.

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