Gas, riparte il flusso verso l’Italia grazie alle garanzie di Eni
È ripartito il flusso di gas dalla Russia verso l’Italia attraverso lo snodo di Tarviso, grazie ad una garanzia che Gazprom.
Le forniture di gas russo si erano interrotte lo scorso sabato, salvo riprendere ieri attraverso lo snodo di Tarviso. La notizia è stata fatta pervenire direttamente da Eni, che ha comunicato via web che la disputa commerciale tra il colosso russo Gazprom e Gas Connect Austria, l’operatore austriaco del dispacciamento del gas, si sarebbero risolte grazie ad un intervento condotto da Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, attraverso il versamento di una garanzia da 20 milioni di euro, necessaria per via della nuova normativa austriaca che regola il passaggio di gas attraverso il proprio territorio.
La questione
L’ad di Eni Descalzi aveva comunicato che il gas russo fosse già arrivato in Austria e pertanto non fosse più nelle mani di Gazprom. In questo modo, lo snodo di Tarvisio, punto di ingresso del metano in arrivo da Mosca via Ucraina, sarebbe stato pronto a proseguire la fornitura verso il nostro Paese. Ma questo non avveniva a causa di un cambio della normativa austriaca che imponeva uno sblocco cauzionale che Gazprom si era rifiutata di versare. La soluzione della questione appariva imprescindibile: basti pensare che dalla Russia arrivano 20 milioni di metri cubi di gas al giorno, il 9-10% di tutte le forniture importate dall’Italia. E sono proprio questi i motivi che hanno spinto Eni a versare i 20 milioni di garanzie necessari a garantirsi l’approvvigionamento.
L’annuncio di Eni
«Eni informa che oggi sono ripresi i flussi di gas approvvigionati da Gazprom. La ripresa delle forniture è stata resa possibile dalla risoluzione da parte di Eni e delle parti coinvolte dei vincoli che derivano dalla nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache». Con questo annuncio il colosso petrolifero italiano ha comunicato sul proprio sito web di aver quantomeno tamponato la vicenda, così da evitare nell’imminente guai peggiori. La conferma del riavvio dei flussi è successivamente arrivata anche da Gazprom, che ha fatto sapere che «in collaborazione con i buyer italiani, è riuscita a trovare una soluzione per il format di cooperazione a seguito delle modifiche normative da parte austriaca avvenute a fine settembre e che avevano portato alla sospensione delle forniture all’Italia».
Andrea Fortebraccio