Rincari, al via il piano di risparmio per l’inverno
Riscaldamento, cambiano le regole per l’inverno 2022-2023
Per far fronte ai rincari energetici, che stanno salassando le famiglie da quasi un anno, il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, in vista dell’inverno ha firmato un nuovo Decreto, che imporrà a partire dai prossimi giorni, nuove regole sui tempi di accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, e la conseguente riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati.
Le nuove regole
Il Ministero ha infatti reso noto che il periodo di accensione degli impianti “è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio”. Viene tuttavia precisato che in “situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta. Inoltre, i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di un grado centigrado”. Per rendere noti i dettagli alla comunità condominiale il nuovo provvedimento, spiega il Ministro, “Enea pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini”. Nelle principali zone del Nord Italia, che ricadono nella cosiddetta “zona E”, ad esempio, si potrà accendere il riscaldamento dal 22 ottobre al 7 aprile, e per 13 ore al giorno, con particolari esenzioni che però saranno applicate ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili, nonché per gli edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici. Esenzioni anche per le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali, per gli edifici adibiti a scuole materne e asili nido, per le piscine, saune e assimilabili, e per le attività industriali ed artigianali, nei casi in cui particolari esigenze tecnologiche o di produzione richiedano temperature più elevate.
I risparmi previsti
Il Ministero della Transizione Ecologica ha spiegato che con tali misure si potrà arrivare ad un contenimento della spesa che si attesta “ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas)”, con risparmi connessi al contenimento del riscaldamento che saranno di circa 3,2 miliardi di Smc di gas. Bisogna aggiungere poi i risparmi che potranno, o anzi dovranno, necessariamente conseguire dietro misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi, perché si sa, nelle abitazioni private i controlli non potranno esservi, ma starà ai cittadini adottare comportamenti nel rispetto delle linee guida. I monitoraggi interesseranno invece gli edifici pubblici, gli impianti condominiali, i locali commerciali e i punti a maggiore consumo grazie al rilevamento dei dati giornalieri di consumo a livello di reti di distribuzione gas cittadine.
Andrea Fortebraccio