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    Zelensky: dal 10 ottobre i russi hanno distrutto il 30% delle centrali elettriche ucraine.

    Zelensky: dal 10 ottobre i russi hanno distrutto il 30% delle centrali elettriche ucraine.
    Mentre si avvicina l’inverno, si allontanano le possibilità di avviare un negoziato sulla guerra in Ucraina. Lo ha ribadito ieri il presidente Zelensky in un tweet: “Dal 10 ottobre, il 30% delle centrali elettriche ucraine è stato distrutto, causando massicci blackout in tutto il Paese. Non c’è più spazio per i negoziati con il regime di Putin”. Mosca continua a colpire in maniera estesa la rete elettrica ucraina in modo da piegare la volontà di resistenza della popolazione con l’arrivo dell’inverno. Per il secondo giorno consecutivo, ieri ci sono state diverse esplosioni a Kiev. In particolare, un missile russo avrebbe colpito una centrale elettrica della capitale e impianti di alimentazione, come riportato dai media locali.
    Il Cremlino avrebbe comprato migliaia di droni kamikaze cda Teheran, armi che hanno diversi vantaggi: sono leggeri, volano basso e sono funzionali alla strategia del ‘terrore dal cielo’ finalizzata a spaventare i civili. Tuttavia, per il segretario di Stato americano, Antony Blinken, il fatto che la Russia ricorra a tali droni, “è un segno di disperazione”. Intervenendo alla Stanford University, Blinken ha affermato che gli attacchi coi droni hanno come bersagli “infrastrutture critiche come le centrali elettriche, gli ospedali, le cose di cui la gente ha bisogno nella vita quotidiana e che non sono obiettivi militari”.
    Secondo un sondaggio Gallup condotto a inizio settembre, quando era in corso la travolgente controffensiva delle forze armate di Kiev, e pubblicato dal Washington Post, all’incirca sette ucraini su dieci desiderano che i combattimenti proseguano finché il loro Paese non prevarrà. Tra questi, il 91% definisce “vittoria” la riconquista di tutte le zone occupate dai russi, Crimea compresa. Un sostegno che trova l’apice nella zona di Kiev (83%) e nell’Ucraina occidentale (82%), mentre cala nel sud (58%) e nell’est (56%) rimanendo tuttavia sopra il 50%. I recenti attacchi russi fiaccheranno il morale della popolazione? L’arrivo dell’inverno comporterà un minore sostegno agli sforzi militari di Kiev? Domande che troveranno risposte nelle prossime settimane.

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