Ucraina, Kherson: i russi avviano l’evacuazione di migliaia di civili.
Qualcosa di grosso si muove nel sud dell’Ucraina. Ieri diverse agenzie riportavano informazioni comparse su alcuni media locali secondo cui sarebbe iniziata l’evacuazione dei civili dalla città di Kherson. Il capo-fantoccio della città insediato da Mosca, Vladimir Saldo, ha affermato di voler evacuare tra le 50.000 e le 60.000 persone in meno di una settimana, spostandole sulla riva sinistra del fiume Dnepr al fine di “tenere le persone al sicuro” da un imminente attacco ucraino. La prospettiva è quella che a breve si scatenerà una battaglia per la presa della città.
Per il capo dell’ufficio di Zelensky, Andriy Yermak, l’iniziativa russa non è altro che “spettacolo di propaganda” finalizzato a spaventare la popolazione locale con falsi avvertimenti su bombardamenti ucraini. Secondo Vitaliy Kim, a capo dell’amministrazione militare della regione di Mykolaiv, ripreso da Ukrinform, sarebbero i russi invece che starebbero evacuando la zona prima di avviare un bombardamento. Da parte russa, Kirill Stremusov, il vice amministratore filorusso dell’Oblast di Kherson, ha dichiarato su Telegram che la battaglia per la città “inizierà in un futuro molto prossimo”, e ha invitato i civili a lasciare l’area per evitare di rimanere intrappolati nei feroci combattimenti che seguiranno.
Nel frattempo, la situazione si è deteriorata in gran parte dell’Ucraina. A seguito dei recenti bombardamenti, avvenuti prima coi missili poi con i droni iraniani kamikaze, un terzo delle infrastrutture energetiche del Paese é stato colpito e danneggiato, con il risultato che centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza elettricità e acqua. L’aviazione ucraina ha reso noto che da un mese a questa parte ha distrutto 223 droni di fattura iraniana, gli Shaded-136, i quali tuttavia, visto il loro basso costo che si aggira attorno ai 20.000 dollari, vengono mandati in gran numero sopra le città ucraine e stanno mettendo a dura prova la resistenza della popolazione.