Ucraina: gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche costringono a ricorrere a blackout a rotazione
Continua, senza sosta, l’aggressione dei russi alle infrastrutture energetiche ucraine. Ieri i media locali riportavano attacchi contro una società industriale e un impianto energetico nel sud del Paese, nel distretto di Kryvyi, anche se non ci sarebbero vittime nonostante i gravi danni. Sale tuttavia la preoccupazione per la situazione a Kherson. Il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa, Oleksiy Danilov, è intervenuto a una tv ucraina dove ha spiegato che se le forze armate russe dovessero bombardare la centrale idroelettrica di Kakhovka, si rischierebbe “una catastrofe di proporzioni enormi con un numero enorme di vittime”, come riporta Rai News. Inoltre, la messa fuori uso di tale centrale rischia di rendere impossibile il rifornimento della Crimea per molto anni.
Nel complesso, lo Stato Maggiore delle Forze Armate ha dichiarato che tra martedì e mercoledì mattina presto le forze ucraine hanno respinto diversi attacchi russi in nove villaggi situati nell’est del Paese, nella regione di Lugansk e Donetsk. Sotto attacco è finita anche l’area di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, dove sono stati abbattuti quattordici droni kamikaze iraniani, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. Il Guardian riporta le parole del governatore Vitaliy Kim secondo il quale, nonostante il ricorso dei russi ai missili S-300, non ci sarebbero state vittime o distruzioni.
La situazione è difficile anche nella capitale. Zelensky ha invitato la popolazione a ridurre i consumi di energia in quanto sono state colpite infrastrutture critiche e alcuni impianti sono stati distrutti. I russi attaccano in maniera continuativa e ciò rende complicato per i tecnici della compagnia energetica nazionale Ukrenergo riparare gli impianti danneggiati. Il risultato è che nella zona di Kiev, tra le 7 e le 22, potrebbero essere applicate delle restrizioni ai consumi di svariate ore secondo una logica di blackout a rotazione.