IL PESO DELLA SPESA
Negli ultimi mesi i prodotti negli scaffali dei supermercati sono aumentati in media del 10%. C’è un modo per fare davvero la differenza del nostro conto corrente, e non è quello di evitare di prestare la carta di credito a nostra moglie, ma è ridurre lo spreco del cibo.
Ecco alcune pratiche per risparmiare o almeno non sprecare i contenuti del nostro prezioso carrello della spesa.
La lotta allo spreco del cibo inizia con la pianificazione degli acquisti. Prima di recarsi al supermercato meglio preparare una lista delle cose da comprare in modo da evitare acquisti inutili. Cerchiamo di non fare spese frettolose ed eccessive. Soprattutto non rechiamoci al supermercato poco prima l’ora di pranzo o cena, quando il picco dell’appetito ci farà sembrare irresistibili anche i croccantini del gatto.
A costo di sembrare banali, occorre ricordare che quando si cucina è bene fare attenzione alle quantità delle porzioni. Gli eccessi portano ad avanzi che con difficoltà ricordiamo di consumare nei giorni successivi finendo inevitabilmente nel bidone dell’organico. Calcolare le quantità giuste sembra semplice ma non lo è, soprattutto quando avete in casa un adolescente quattordicenne che pesa trentanove chili ma mangia come un leone che ha appena terminato la dieta a base di verdure cotte.
Passiamo alle nostre dispense. Quella che comunemente chiamiamo “farfallina della farina” è in grado di forare le confezioni in plastica dei prodotti alimentari. Così capita di dover ripulire tutta la dispensa e gettare i prodotti contaminati. Per prevenire e ridurre lo spreco alimentare basta conservare questi prodotti in contenitori rigidi in vetro. In alternativa dovremo fare turni familiari davanti alla dispensa muniti di paletta anti mosca per abbattere le farfalline male intenzionate.
Quando invece riponiamo la spesa in frigorifero, una buona prassi è quella di posizionare davanti e ben visibili gli alimenti più deperibili e a breve scadenza, così da ricordarci di consumarli in tempo utile. Nascondiamo invece ben in fondo le merendine per evitare che l’adolescente magrolino ma famelico di cui sopra ne faccia piazza pulita dopo gli allenamenti nel giro di pochi minuti.
Molti prodotti alimentari possono essere congelati per prolungare la durata della consumazione e mantenerne la freschezza. Congeliamo i prodotti freschi e gli avanzi già porzionati se non abbiamo la possibilità di mangiarli prima che vadano a male. Potremo consumarli con tutta calma nei giorni successivi o alla peggio utilizzare le polpette congelate come palline di neve per addobbare l’albero di Natale.
Se ci accorgiamo di avere prodotti in eccesso che sappiamo già non riuscire a consumare in tempo utile, facciamone dono al nostro vicino di casa. È un modo alternativo per evitare lo spreco e creare occasioni di scambio e socialità soprattutto quando ricorderete al vostro dirimpettaio che la prossima volta che sposterà i mobili alle due di notte gli brucerete lo zerbino.
Facciamo attenzione al significato delle etichette riguardanti le scadenze: “Da consumarsi entro il…” significa che l’alimento è idoneo al consumo fino e non oltre al giorno indicato, mentre la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il…” indica la data fino alla quale il prodotto conserva le sue qualità specifiche. Se non siete certi della data di scadenza del prodotto potete sempre farlo assaggiare a vostra suocera e attendere l’eventuale reazione comodamente seduti sul divano assaggiando un ottimo vino da meditazione.
Infine anche le ricette possono aiutarci ad evitare gli sprechi. Utilizziamo avanzi e scarti alimentari come bucce di patata, riso avanzato, pane secco, gambi di spinaci, teste di pesce, come ingredienti per preparare nuove ricette con fantasia e creatività, certi che ci sarà sempre un adolescente pronto a spazzare qualsiasi piatto appoggiamo sul tavolo per cena.
Giovanni Zola