Guerra, la stima del generale americano Milley: 200.000 militari uccisi e/o feriti tra russi e ucraini
Una guerra per l’occupazione/liberazione di un vasto territorio come l’Ucraina che ha conosciuto importanti ribaltamenti nel corso di oltre otto mesi di scontri, non può che comportare un considerevole sacrificio di soldati, eppure gli ultimi numeri fanno rabbrividire. Circa 100.000 militari russi e altrettanti militari ucraini sarebbero stati uccisi e/o feriti durante il conflitto. È la stima fornita dal generale statunitense, Mark Milley, presidente del US Joint Chiefs of Staff.
Ucraina e Russia si rifiutano di fornire stime aggiornate delle perdite tra le loro forze armate e numeri fatti trapelare da entrambe le parti sono molto più bassi. Per Milley, che oltre a essere l’ufficiale militare di grado più elevato negli Stati Uniti è anche il principale consigliere militare di Joe Biden, proprio l’alto numero di vite umane sacrificate potrebbe indurre Mosca e Kiev a cercare di avviare negoziati durante i mesi invernali, come riporta la BBC. Tuttavia, Zelensky nell’ultimo periodo ha dichiarato più volte l’impossibilità di trovare un’intesa con Putin.
Nel frattempo, rimane alta la tensione per ciò che sta succedendo nella zona di Kherson. Negli ultimi giorni pare che i russi abbiano abbandonato la città per riposizionarsi sulla riva sinistra del fiume Dnepr. Ieri la CNN riportava la liberazione di Kyselivka, precedentemente occupata, che si trova a meno di venti chilometri da Kherson, mentre secondo il Kyiv Post l’intera regione di Mykolaiv sarebbe stata liberata dalla presenza dei soldati russi.