IL CICLO DEL RICICLO
Riciclare significa recuperare i materiali di scarto. Operazione che facciamo quasi in automatico, ma spesso poco volentieri, soprattutto quando dobbiamo portare fuori il pesante contenitore del vetro affrontando il freddo, le tempeste di neve e i vicini di casa.
Dobbiamo ricordare però che il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo è di 402 milioni di euro (2019), quello dell’energia prodotta dal recupero energetico raggiunge i 27 milioni di euro e l’indotto economico generato dalla filiera è invece di 592 milioni di euro. Solo nell’anno 2019 il risparmio di materia prima vergine è stato di 4 milioni e mezzo di tonnellate,pari al peso di 440 torri Eiffel al netto della presenza degli obesi turisti americani.
Quindi, almeno in teoria, di questo grande risparmiodovrebbe beneficiarne anche il nostro portafoglio. Ecco perché conviene riciclare correttamente e seguire questi pochi ma utili consigli che ci faranno sentire sicuramente una persona più buona e migliore.
La mentalità del riciclo. In generale cominciamo a imporre delle regole di riciclo in famiglia, per aiutare i più grandi a un nuovo stile di vita e per cercare di educare i nostri figli all’abitudine di differenziare correttamente, evitando così che buttino via il fratellino appena arrivato fonte di gelosia e odio atavico.
Isola ecologica. Organizziamo una nostra piccola isola ecologia in casa gestendo al meglio i cestini divisi per colori e per categoria di rifiuti. Se abbiamo un giardino possiamo creare una struttura dove contenere tutti i bidoni magari nascondendoli agli occhi indiscreti dei soliti vicini che si dichiarano amici ma che poi ci scrutano da dietro le tende con il binocolo.
Separiamo la spazzatura. Ogni comune può avere regole differenti per quanto riguarda la separazione dei rifiuti. Leggiamo sui cassonetti presenti in strada il tipo di separazione e richiediamo al comune la brochure informativa che possa spiegare nel dettaglio come riciclare. Se poi scoprite dove si getta il Tetra Pack fatecelo sapere che noi non l’abbiamo ancora capito!
Laviamo la spazzatura. Molti non sanno che prima di gettare la spazzatura nel differenziato occorre lavarla per agevolare il suo riutilizzo. Si tratta di una prassi utile anche per noi per evitare di avere insetti in casa e cattivi odori che spesso confondiamo con il contenuto del borsone sportivo di rugby di nostro figlio.
Acquistiamo prodotti riciclati. Non basta solo riciclare, occorre anche cercare di acquistare prodotti già riciclati in modo da evitare il consumo delle materie prime. Ad esempio l’abbigliamento e la plastica, ma anche iquaderni, i libri, e molti oggetti che riguardano la cancelleria scolastica possono essere di riciclo. Tra l’altro guardando i risultati scolastici dei nostri figli sarebbe anche un peccato utilizzare quaderni nuovi di pacca.
Ricicliamo al lavoro. Accade che in ufficio si crei un unico contenitore con tutta la spazzatura prodotta. Aseconda di quale sia il nostro ruolo lavorativo cerchiamo di creare cestini per la raccolta differenziata anche in ufficio almeno per quanto riguarda carta, plastica e organico se mangiamo sul lavoro. In questo modo oltre a fare del bene all’ambiente faremo una bella figura davanti al nostro datore di lavoro a cui potremo cominciare ad avanzare l’idea di un aumento di stipendio.
Vivere in stile plastic free. L’idea del plastic free è una mentalità diffusa e condivisa ormai da tutti. Molti locali e supermercati offrono tutto quello che occorre per evitare l’uso della plastica. Dai bicchieri usa e getta, ai piatti di carta riciclata, alle cannucce in metallo. Lo stile di vita plastic free ci permette di risparmiare notevolmente soprattutto quando diremo di no alla richiesta di nostra moglie di far visita al chirurgo plastico!
Giovanni Zola